VENETO: riduzione di 2.045 ettari di suolo consumato
Lo ha approvato a maggioranza la Seconda commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto
Di seguito, la Commissione ha dato via libera unanime anche al Parere n. 191, ovvero al primo bando regionale finalizzato a promuovere iniziative di riuso temporaneo del patrimonio edilizio esistente; l’art. 13 della L. reg. n. 34/2021 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2022” prevede, infatti, la possibilità di erogare contributi a supporto degli interventi previsti dall’art. 8 della L. reg. n. 14/2017, in base al quale il comune può consentire l’uso limitato nel tempo di volumi dismessi o inutilizzati - ubicati in zona diversa da quella agricola, con esclusione di ogni uso ricettivo - che mirano a sviluppare l’interazione tra creatività, innovazione, formazione e produzione culturale, creando opportunità di impresa e occupazione. Il riuso è consentito, a determinate condizioni, per una sola volta e per un periodo di tempo non superiore a tre anni, prorogabili di altri due, dalla data di agibilità degli immobili oggetto di intervento. I soggetti che hanno facoltà di partecipare al finanziamento sono i comuni, mediante convenzionamento in partenariato con soggetti del terzo settore, imprese culturali e privati. Il finanziamento è commisurato all’80% delle spese previste nelle proposte progettuali di riuso temporaneo, fino all’importo massimo di 25mila euro per ciascuna iniziativa.
Approvata a maggioranza, senza voti contrari, infine, la presa d’atto della Rendicontazione n. 107 sullo stato di attuazione della L. reg. n. 14/2017 'Disposizioni per il contenimento del consumo di suolo e modifiche della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 'Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio', monitoraggio aggiornato al 31 marzo scorso che, come ha precisato l’Assessore regionale di comparto, riveste un ruolo rilevante rispetto a una legge che è destinata ad esplicare i propri effetti nel medio-lungo periodo in una regione che è al secondo posto nazionale per consumo di suolo. È stato evidenziato, in sede di illustrazione della Rendicontazione, anche il ruolo dei comuni che sono chiamati a trasmettere alla Regione la variante di adeguamento prevista dall’art. 13, comma 10, della L. reg. n. 14/2017: al 31 marzo, sono state 356 le amministrazioni comunali che hanno inviato detto adeguamento, ovvero il 63% del totale, e ciò ha consentito l’ulteriore riduzione di 2.045 ettari di suolo consumato rispetto alla quantità di suolo consumabile previsto, pari a 12.134 ettari, stabilita da una serie di provvedimenti di Giunta che si sono susseguiti a partire dal 2017, anno dal quale - in base ai report di Arpav - si registra peraltro una progressiva diminuzione del consumo di suolo.
(comunicato stampa)
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