Vittorio Veneto. Gli Alpini ricordano la battaglia di Nikolajewka
Domenica a Sant'Andrea.
La Pieve di S. Andrea era gremita, alla celebrazione della liturgia domenicale per la numerosa presenza delle Penne Nere Vittoriesi che hanno ricordato il 75° anniversario della Battaglia di Nikolajewka. Con loro una altrettanto numerosa rappresentanza della Associazioni Combattentistiche e d’Arma della Consulta Comunale, che hanno condiviso l’evento. Il Coro ANA Sezionale, diretto dal maestro Carlo Berlese, ha portato il suo contributo impreziosendo la recita della S. Messa condotta da Mons. Ermanno Crestani, per molti anni Pievano Parroco della chiesa ospitante.
Ricordare i tragici eventi della campagna di Russia, ma soprattutto questo specifica Battaglia durante la sua dissennata conduzione, è un gesto di dovere morale che gli Alpini si sentono di compiere ad ogni anniversario per dare un senso alla scomparsa delle migliaia di soldati che ebbero la sfortuna di combatterla. Al termine della funzione religiosa i fedeli sono rimasti al loro banco per vivere un momento di intensa emozione individuale.
Il vice presidente della sezione Roldano De Biasi ha letto per tutti le parole di testimonianza, riflessioni tratte da documenti manoscritti di soldati che ebbero la sventura di essere partecipi sulle rive del Don ad un disastroso epilogo tattico militare, ma che seppero produrre eroiche gesta di inaudita volontà che consentirono “a non molti”, seppur malconci, di tornare a casa. Le melodie dell’Ultima notte e di Bianca Luna, copyright del coro Ana, si sono diffuse nell’aria trasportate da un’intensità esecutiva che i coristi hanno saputo originare. La lunga e struggente nenia di Nikolajewka, melodia caratterizzata da una sola parola, ossessivamente ripetuta 34 volte in un alternarsi di tonalità e drammaticità, ha stretto l’assemblea in un abbraccio di fortissima emozione.
Alla fine, come hanno sottolineato il presidente sezionale Francesco Introvigne e il sindaco della città Roberto Tonon, che ha partecipato alla cerimonia: “è valsa la pena, …per non dimenticare!”.
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