Al termine dell’Angelus, Francesco saluta i partecipanti al Giubileo dei Migranti e prega per le vittime degli attentati in Burkina Faso e in Indonesia
Al termine dell’Angelus, Francesco saluta i partecipanti al Giubileo dei Migranti e prega per le vittime degli attentati in Burkina Faso e in Indonesia.
In occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si celebra oggi, contestualmente al Giubileo dei Migranti, papa Francesco ha salutato “con grande affetto le comunità etniche qui presenti, provenienti da varie regioni d’Italia, specialmente dal Lazio”.
“Cari migranti e rifugiati, ognuno di voi porta in sé una storia, una cultura, dei valori preziosi; e spesso purtroppo anche esperienze di miseria, di oppressione, di paura”, ha detto il Santo Padre, al termine dell’Angelus. La presenza dei migranti in piazza San Pietro è stata salutata dal Pontefice come un “segno della speranza di Dio”.
“Non lasciatevi rubare questa speranza e la gioia di vivere, che scaturiscono dall’esperienza della divina misericordia, anche grazie alle persone che vi accolgono e vi aiutano”, ha aggiunto.
“Il passaggio della Porta Santa e la Messa che tra poco vivrete, vi riempiano il cuore di pace”, ha detto il Papa rivolto ai pellegrini migranti, ringraziando poi “i detenuti del carcere di Opera, per il dono delle ostie confezionate da loro stessi e che saranno utilizzate in questa celebrazione”.
In conclusione, Francesco ha rivolto a Dio una preghiera per le vittime degli attentati avvenuti nei giorni scorsi in Indonesia e Burkina Faso: “Il Signore le accolga nella sua casa, e sostenga l’impegno della comunità internazionale per costruire la pace”.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento