BEATIFICAZIONE LUCIANI: uno schema di una riflessione come reliquia
Il reliquiario è di Franco Murer
La reliquia di papa Luciani che viene portata domenica a papa Francesco alla celebrazione di beatificazione proviene dall’Archivio Privato Albino Luciani, oggi patrimonio della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo. È lo schema di una riflessione che Luciani dettò nel 1956 sulle tre virtù teologali, che significativamente saranno riprese nelle udienze del settembre 1978.
Il reliquiario è stato ideato e realizzato dallo scultore Franco Murer, un artista di Falcade, conterraneo di Albino Luciani. Egli ha fatto una scelta di materiali altamente simbolica: per basamento ha scelto una pietra raccolta nel fondovalle di Canale d’Agordo, simbolo di quel fondamento familiare e parrocchiale, su cui il giovane Albino ha fondato le sue scelte di vita. Il basamento è sormontato dalla rappresentazione di una croce scolpita in un ciocco di legno, ricavato dagli schianti della tempesta Vaia (ottobre 2018): rappresenta le traversie dell’esistenza di Luciani, su cui la Provvidenza ha saputo tracciare un cammino di santità. La semplicità della realizzazione dà il dovuto risalto allo scritto autografo del futuro Beato, incastonato nel simbolo cristiano per eccellenza, la Croce.
Dopo la beatificazione la reliquia con il reliquiario saranno conservati nella Cattedrale di Belluno, nella quale Albino Luciani prestò il suo ministero dal 1943 al 1958 e dove, il 23 novembre 2003, venne solennemente aperta la Causa di Beatificazione e Canonizzazione. Un ritorno a casa, un ritorno alle origini della sua predicazione, un ritorno alle radici.
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