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CARITAS: a Conegliano la "Bottega della Solidarietà"

Aperta il martedì e il venerdì dalle 15 alle 17

CARITAS: a Conegliano la "Bottega della Solidarietà"

Cambia decisamente la modalità di distribuzione degli aiuti alimentari al centro di ascolto Madre Teresa di Casa Toniolo. Archiviato il sistema della consegna della borsa alimentare preconfezionata, le persone aiutate dal centro fanno la spesa in prima persona col carrello tra gli scaffali della neonata “Bottega della solidarietà”. Alla “cassa” i volontari non chiedono però soldi ma la tessera a punti assegnata a ciascun nucleo familiare e detraggono i punti assegnati a ciascun prodotto. «Questo meccanismo – spiega il diacono Ugo Bravo, referente del centro – è molto più dignitoso e anche educativo. Le persone, infatti, devono “gestire” i punti prendendo, di volta in volta, ciò che è più necessario. Ci sono dei “tetti” per ciascun prodotto, vale a dire che uno non può utilizzare tutti i suoi punti per fare scorta di olio o tonno». «I punti – aggiunge Gianpaolo Visintin, volontario che ha coordinato tutte le attività per l’avvio della nuova modalità di aiuto – vengono assegnati in base a una serie di parametri – numero di componenti del nucleo familiare, Isee, presenza di minori di tre anni e di persone con disabilità... – in modo tale da assicurare un adeguato sostentamento settimanale. Il sistema è totalmente informatizzato, quindi abbiamo sempre sotto controllo la situazione del magazzino e dei nuclei che sosteniamo».

La Bottega è aperta il martedì e il venerdì dalle 15 alle 17 grazie a una decina di volontari che si turnano: «Ognuno di loro mette la sua goccia negli ingranaggi della Bottega» ci tiene a sottolineare Gianpaolo. Negli scaffali vi sono alimenti a lunga conservazione e prodotti per l’igiene personale e della casa. Inoltre vi sono un frigo e un freezer dove vengono conservati formaggi, affettati, pizze... Un panificio dona regolarmente del pane. «Quanto viene distribuito – precisa Gianpaolo – è in parte regalato da esercizi commerciali, in parte acquistato dal centro, in parte donato dalle comunità e in parte fornito dal Banco alimentare. Inoltre, con i nostri volontari, organizziamo delle raccolte straordinarie in alcuni supermercati. Adesso stiamo lavorando per approvvigionarci anche di frutta e verdura, ma questo richiede un percorso particolare». Attualmente sono all’incirca 75 i nuclei familiari che si rivolgono alla Bottega. Sono quasi tutti residenti nel territorio dell’unità pastorale Conegliano Ovest (San Pio X, Parè, Campolongo e Collalbrigo), poiché la Bottega è nata per volontà del centro di ascolto di tale unità pastorale. «Quando arriva una persona nuova – spiega Ugo – la invitiamo a un colloquio per capire bene la sua situazione, non la mandiamo mai via a mani vuote, compiliamo una scheda e una volta verificata la sua situazione prepariamo la tessera». «Con l’avvio della Bottega non è venuto meno il contatto personale e il colloquio con le persone» precisa Gianpaolo. «La Bottega è un sogno che si realizza – conclude Ugo – ma ne abbiamo altri che ci stanno a cuore: un servizio docce e un ambulatorio medico di prossimità. Ci stiamo lavorando perché tante persone hanno bisogno di questi servizi».

Federico Citron

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