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DIOCESI: Borgo Valbelluna dona una lampada a San Tiziano

Tiziano scelto come patrono del neonato Comune bellunese

DIOCESI: Borgo Valbelluna dona una lampada a San Tiziano

A  conclusione della solenne concelebrazione del 19 gennaio in Cattedrale, un’ottantina di abitanti di Borgo Valbelluna si sono recati in processione in cripta, insieme al cardinale Stella, ai vescovi Pizziolo e Poletto, ai parroci don Giuseppe De Nardo, don Massimiliano Zago e don Luca Martorel, e al sindaco Stefano Cesa. Il primo cittadino, a nome di tutti, ha acceso una lampada votiva e l’ha posta sull’altare: «Con il simbolico gesto del dono della lampada votiva al patrono della diocesi e del nuovo Comune di Borgo Valbelluna – ha sottolineato Cesa – esprimiamo la richiesta di intercessione del santo affinché vigili sulla nostra comunità, vegli sulle sorti del nostro territorio, guardi con benevolenza questa appendice di diocesi vittoriese in provincia di Belluno, donando unità e prosperità».

Uno degli ultimi atti fatti dai tre consigli degli ex Comuni (Lentiai, Mel e Trichiana), nel gennaio 2019, è stato quello di approvare lo Statuto del nuovo comune. All’interno dello Statuto c’è un articolo che definisce il patrono. Per la scelta gli amministratori si sono affidati al vicario foraneo don Luca Martorel. Questi, sentiti i parroci della forania (che corrisponde col territorio comunale) e il Vescovo, ha indicato san Tiziano, già patrono della diocesi di Vittorio Veneto, proprio per rimarcare “la millenaria storia del nostro territorio con la diocesi di Vittorio Veneto che ne ha determinato il cammino e lungo la storia influenzato le scelte politiche”. Fino a pochi decenni fa, tra l’altro, gli abitanti della vallata trevigiana, chiamavano gli abitanti dello Zumellese “i ciani” diminutivo di “tiziani”, cioè quelli sotto la diocesi di San Tiziano per distinguerli dalle vicine diocesi di Belluno, Feltre e Padova.

San Tiziano non è titolare di alcuna delle parrocchie della forania, ma è rappresentato in pittura e scultura in numerose chiese della zona. È il caso della pala d’altare di Giovanni da Mel (datata 1543) nella chiesa di Trichiana oppure il polittico dell’Assunta di Cesare Vecellio (di metà ’500) nell’arcipretale di Lentiai, dove troviamo Tiziano raffigurato con altri santi insieme alla Vergine.

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