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DIOCESI: alcune attenzioni per le messe online

Nota dell'ufficio comunicazioni sociali

DIOCESI: alcune attenzioni per le messe online

Il riaccentuarsi dell’emergenza sanitaria sta spingendo alcune comunità parrocchiali a ripristinare la trasmissione della messa su piattaforme Youtube, Facebook o Instagram, per favorire la partecipazione dei fedeli che – a motivo delle preoccupazioni per la pandemia – non possono presenziare alla celebrazione eucaristica. Un’intenzione lodevole che va senza alcun dubbio apprezzata, da realizzarsi nel modo migliore, sottolinea in un comunicato l’Ufficio comunicazioni sociali della nostra diocesi. Nel messaggio alla diocesi della settimana scorsa, il vescovo Corrado scriveva: “Sperando che sia possibile – pur con tutte le precauzioni e attenzioni necessarie – continuare la celebrazione della liturgia con la presenza dell’assemblea, sarà forse opportuno diffondere alcune celebrazioni on-line. Anche in questo ambito l’esperienza della primavera scorsa ci deve insegnare la misura giusta: senza improvvisazioni o esagerazioni e curando nel modo migliore la liturgia teletrasmessa”.

Proprio per fare tesoro di quanto imparato in primavera, il nostro Ufficio comunicazioni sociali invita alla lettura del piccolo “vademecum” preparato dall’Ufficio comunicazioni sociali della Cei, già diffuso a suo tempo. “Credo opportuno ricordare alcune attenzioni, che sono sostanzialmente ribadite anche dal documento della Cei – sottolinea nel comunicato il direttore dell’Ufficio diocesano don Alessio Magoga –: curare la celebrazione liturgica in modo che appaia un evento di comunità e non un rito “del prete”; trasmettere la messa dalla chiesa (non da una sala della canonica o da un’abitazione privata...); avere attenzione alla preparazione dell’omelia per evitare che alcune “battute” siano fraintese e alcune espressioni poco felici facciano il giro del web (come è capitato); curare adeguatamente il canto; evitare di mandare in onda i tempi “morti” prima e dopo la messa con eventuali inutili (e rischiosi) fuori onda; per valorizzare la partecipazione “in diretta”, si può pensare anche di cancellare la registrazione video della messa dalle varie piattaforme social, dopo che la celebrazione si è conclusa...”.

Don Magoga ricorda poi “che la trasmissione della messa non è l’unica modalità per tenere vivo il contatto con la propria comunità. Si possono scegliere anche altre strade, in modo complementare o addirittura alternativo. Sempre sulla scorta dell’esperienza della primavera, ricordo che si possono trasmettere delle brevi riflessioni sul vangelo della domenica o sulla Parola di Dio oppure dei messaggi periodici per ribadire la vicinanza alla propria comunità. Insomma, non c’è solo la messa da trasmettere: ci sono anche altre forme di dialogo con i propri fedeli da inventare, incentivare e sostenere”. A tal proposito proseguono, nel sito della Tenda Tv, i commenti quotidiani al vangelo curati da sacerdoti, consacrati e laici della nostra diocesi.

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