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DIOCESI: ordinazione presbiterale di don Damiano Boffo

Una celebrazione intensa e animata, tenutasi in Cattedrale, sabato 17 

DIOCESI: ordinazione presbiterale di don Damiano Boffo

Sabato 17 ottobre, si è celebrata la messa di ordinazione presbiterale di don Damiano Boffo, di Fossalta Maggiore. Ha presieduto mons. Giorgio Barbetta, vescovo ausiliare della diocesi di Huari (Perù), mentre hanno animato i canti gli amici dell'Operazione Mato Grosso. La messa è stata trasmessa in diretta da Radio Palazzo Carli e La Tenda Tv.

Nell'omelia il vescovo Barbetta ha commentato le letture, scelte da don Damiano per l'occasione.

"Mi metto nei tuoi panni - ha esordito il presule -. Letture le hai scelte tu, ma commento io". 

La prima lettura, dal libro del profeta Geremia: "Hai scelto questa lettura per ribadire che è Dio che ti ha chiamato. Non ti sei inventato tu la chiamata. Hai bisogno di pensare che sia Dio a chiamarti, che ti guida. Hai bisogno di uno sguardo, del suo sguardo". 

"Sappi - ha ribadito - che ti toccherà obbedire: obbedire a ciò che viene da fuori. Se vuoi essere condotto, dovrai ascoltare i superiori, ma anche i ragazzi, la gente: che cosa ti chiede Dio attraverso le persone. Dio ha un modo di parlare strano. Tu desidera sempre che Dio conduca la tua vita attraverso le persone che incontrerai. Hai sentito il bene che ti ha voluto don Giorgio; ti sei detto forse: Prendo il suo posto. Hai ascoltato padre Ugo. Dovrai farlo ancora. Dovrai camminare. Anche se sei giovane, Dio ti ripeterà: Va' da chi ti manderò. Tieni vivo questo desiderio di obbedire a Dio".

Nella seconda lettura, san Pietro ha parlato dei doni e carismi. "Il rischio - ha sottolineato il vescovo Barbetta - è quello dell'invidia e della gelosia. Non temere. Esprimilo quando succede: riconosci che sei invidioso… E poi superalo con un po' di penitenza. Stai vicino anche alle persone che ti fanno fare fatica".

Infine il vangelo di Giovanni, che ha parlato dell'Amore. "Tutti riconoscono - ha concluso il vescovo - che hai un carattere dolce, avvicinabile, buono. Scoprirai che non sei buono. Più tenterai di essere buono, più ti scoprirai cattivo. Più cercherai di fare il bene, più scoprirai che solo Dio è buono. Noi siamo peccatori.  Ma non dobbiamo arrenderci. Dovrai essere umile. Dovrai fare cose buone, così come sei, così peccatore come sei. Come ha detto il martire Giulio, dobbiamo dare ai poveri, aiutare gli altri… fino a dare tutto, fino a farsi mettere in croce".

Alla fine della celebrazione, don Damiano ha preso la parola per ringraziare le tante persone che si sono coinvolte nella sua ordinazione, a cominciare dalla sua famiglia e dagli amici Operazione Mato Grosso. Soprattutto però ha voluto invitare tutti gli amici e i presenti a mettere in pratica quanto diceva padre Giorgio: "Non dobbiamo mai stancarci di provare a fare qualche cosa di bello". Solo così, ha concluso, potremo lasciare un segno bello e profondo nella storia e nella vita delle persone.

Alla fine della messa il coro di amici ha eseguito un canto creato appositamente per don Damiano nel giorno della sua ordinazione.

Alessio Magoga

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