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Don Mario Dall’Arche, testimone prima che maestro

E' mancato a 70 anni il parroco di Anzano, Cappella Maggiore e Sarmede. Grande folla al funerale martedì 18 in Cattedrale.

Don Mario Dall’Arche, testimone prima che maestro

Nel 2007, il vescovo Zenti aveva atteso la Festa diocesana dei chierichetti per darne l’annuncio. Nella Cattedrale di Ceneda, piena zeppa di piccole tonache, ecco risuonare la decisione di nominare monsignore don Mario Dall’Arche. Non tanto il titolo, un po’ fuori dal tempo, quanto la motivazione, ha centrato nel segno. Quella scelta voleva essere il riconoscimento di una vita sacerdotale spesa, fino ad allora, con entusiasmo, in primis, per i ragazzi e i giovani. Don Mario è salito al cielo venerdì 14 febbraio. Il termine “monsignore” non lo ha praticamente mai usato. Ma quel significato è rimasto intatto. Fino all’ultimo. Anche oltre le risorse e aspettative umane.

Perché nella malattia, nei momenti più difficili, non ha perso la serenità e il sorriso, non sono venuti meno il desiderio e la ricerca della forza per essere accanto ai suoi chierichetti, ai suoi ragazzi, ai suoi giovani. Don Mario è partito da Miane, dove era nato il 1º marzo 1943. È diventato sacerdote il 26 giugno 1967 per l’imposizione delle mani di monsignor Albino Luciani. In Seminario ha donato il proprio carisma come animatore per 13 anni e nel luogo che forma e forgia i sacerdoti ha lasciato il suo cuore, anche dopo che il vescovo lo ha chiamato ad altri incarichi.

Il suo impegno e la sua presenza in tale istituzione è sempre stata assidua e dedita. La parrocchia di Codognè lo ha conosciuto come cappellano; le comunità di Chiarano prima e Cappella Maggiore, Anzano e Sarmede poi lo hanno avuto come parroco. Il sindaco di Cappella Maggiore ha voluto esprimere il dolore di tutta la comunità proclamando il lutto cittadino nel giorno del funerale, celebrato nella chiesa Cattedrale martedì 18 febbraio.

Non si può pensare a don Mario senza che riaffiori alla mente la sua passione per le nuove tecnologie. In questo è stato all’avanguardia, precorrendo i tempi. Le immagini e la comunicazione secondo i nuovi media sono sempre stati da lui posti a servizio del Vangelo. Già nei primi campiscuola, da novello sacerdote si attivava per realizzare il collegamento audio con l’altoparlante, così che il risveglio mattutino fosse per tutti a suon di musica.

La Cattedrale di Vittorio Veneto è stata tra le prime ad avere il maxi schermo per seguire le celebrazioni solenni, riprese con la telecamera. Si entusiasmava e brillavano gli occhi quando parlava delle conquiste nel campo tecnologico. Come quando da Sydney, dov’era nel 2008 in occasione della Giornata mondiale della gioventù, era riuscito a inviare a L’Azione quasi “in diretta”, una foto dei vittoriesi. Cristo doveva essere annunciato anche in questo modo, in tempo reale seppur da una parte all’altra del mondo. Il funerale è stato celebrato martedì 18 in Cattedrale dal vescovo Corrado insieme ai vescovi Magarotto e Poletto e a tantissimi preti. La chiesa era stracolma di gente proveniente dal paese natale e dalle parrocchie che don Mario ha servito.

Nell’omelia il Vescovo ha affermato: «Ringraziamo il Signore per il dono che è stato per tutti noi don Mario. Ringraziamo il Signore per tutto il bene che egli ha compiuto nei molteplici incarichi che ha svolto e chiediamo con insistenza al Signore che il suo posto possa essere preso da qualche altro ragazzo o giovane affascinato dalla testimonianza bella e gioiosa che don Mario ha dato della sua vocazione sacerdotale ». Con don Mario se ne va un testimone, prima che un maestro. Una persona inserita nel tempo e a passo con i tempi che ha trasformato la sua vocazione in un messaggio di bellezza.

L’essere tecnologicamente moderno non l’ha mai fatto incorrere nel rischio di svilire o annacquare la buona Notizia. È rimasto sempre ancorato ai pilastri della sua formazione religiosa e teologica, partita anch’essa da Miane, dagli insegnamenti di papà Mario e mamma Maria. E a Miane egli ha voluto tornare per riposare per sempre accanto ai suoi genitori. Anche se al paese natale di lui rimane solo il corpo, perché ora don Mario è nella gloria della vita eterna.

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pio dal cin 25/02/2014 23:20
Un Uomo, un Pastore, un Grande Amico
http://www.codognetreviso.com/2014/02/don-mario-dallarche-lultimo-saluto-un.html

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