Il Signore ha chiamato a sé mons. Pietro Giacomo Nonis, Vescovo emerito di Vicenza
La diocesi di Vicenza in lutto. Sabato le esequie.
Alle ore 7.10 di martedì 15 luglio 2014, il Signore ha chiamato a sé mons. Pietro Giacomo Nonis, all'età di 87 anni, dopo il ricovero alcuni giorni fa all'Ospedale civile di Vicenza in seguito all'aggravarsi delle sue condizioni di salute.
Le esequie saranno celebrate sabato 19 luglio 2014, alle ore 10.00, nella Cattedrale di Vicenza. A presiederle sarà mons. Beniamino Pizziol, che, assieme al presbiterio diocesano, affiderà l'anima del confratello Vescovo alla tenerezza del Padre, invocando per lui il premio riservato ai servi fedeli.
La camera ardente è allestita (dalle ore 15.00 di oggi) nella chiesa antica dell'Ospedale di Vicenza (accessibile dal chiostro del "San Bortolo") fino alle ore 12.00 di giovedì 17 luglio, quando sarà trasferita all'Oratorio del Gonfalone, in piazza Duomo.
Dopo il funerale, la tumulazione della salma avverrà nella cripta della Cattedrale.
Questa sera alle 18.00 le campane suoneranno a lutto in tutte le parrocchie della Diocesi.
Nel ricordare con affetto la figura del proprio predecessore, mons. Beniamino Pizziol ha dichiarato di aver sempre sentito in mons. Nonis la presenza di un «fratello maggiore nell’episcopato, ricco di saggezza e benevolenza». Mons. Pizziol ha ricordato inoltre «il grande profilo culturale di mons. Nonis, la cui intelligenza e apertura gli permisero sempre un dialogo profondo e proficuo, con la società civile e le sue istituzioni».
Durante il suo episcopato (dal 1988 al 2003) la Diocesi di Vicenza ha visto crescere le proprie strutture di comunione ecclesiale che mons. Nonis volle potenziare per un governo più collegiale della diocesi. Notevole anche il suo impegno negli ambiti socio-caritativo e della tutela del patrimonio storico e artistico della Diocesi, con il restauro completo della Cattedrale e la creazione del Museo Diocesano.
«Se l’impegno sul versante culturale era noto a tutti – ha dichiarato il Vicario Generale mons. Lodovico Furian – credo che in questi giorni saranno in tanti a ricordare anche i gesti di carità compiuti personalmente dal vescovo Nonis con grande delicatezza e discrezione e dei quali solo in pochi eravamo a conoscenza».
Pietro Giacomo Nonis nacque il 24 aprile 1927 a Fossalta di Portogruaro, in Diocesi di Concordia-Pordenone e provincia di Venezia. Ordinato sacerdote il 2 luglio 1950, fu nominato Vescovo di Vicenza da Papa Giovani Paolo II con bolla del 20 febbraio 1988 e ricevette la consacrazione episcopale il 9 aprile 1988 dal Patriarca di Venezia Cardinale Marco Cè, conconsacrante il Vescovo emerito Arnoldo Onisto. Scelse come motto episcopale “Sub Tuum praesidium”.
Si insediò nella Diocesi berica l’8 maggio 1988.
Nel corso del suo episcopato, mons. Pietro Giacomo Nonis accolse Papa Giovanni Paolo II in visita a Vicenza nel 1991, portò a compimento la ristrutturazione della Cattedrale con il recupero del paramento pittorico Civran e la ricollocazione sul fondo dell’abside dell’altare Dall’Acqua, effettuò la Visita pastorale alle 354 parrocchie della Diocesi, nel 1997 aprì il processo diocesano per la beatificazione di Giovanna Meneghini, fondatrice della Congregazione della Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria, e nel 2001 presenziò alla beatificazione di mons. Giovanni Antonio Farina, fondatore delle Suore Maestre di Santa Dorotea Figlie dei Sacri Cuori, e di Gaetana Sterni, fondatrice delle Suore della Divina Volontà.
Dopo un episcopato durato oltre 15 anni, il 6 ottobre 2003 si dimise per raggiunti limiti di età e divenne Vescovo emerito della Diocesi di Vicenza.
Attento osservatore delle vicende umane, politiche, economiche e religiose, le commentò su quotidiani e stampa locali. Tra i suoi libri, vanno ricordati: “A pensarci bene. Una guida per interpretare i fatti della vita alla luce del Vangelo”; “Parole nel tempo. Fede, vita quotidiana, etica del presente”. “La buona battaglia. Pensieri per il cammino cristiano”.
Prima della nomina a Vescovo di Vicenza fu prorettore dell’Università di Padova, dove insegnò Filosofia nella Facoltà di Magistero.
Dalla fine del 2003 fino alla morte visse nella Casa Vescovile “Giuriolo-Veronese” di Brendola (Vicenza).
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