LORETO: mons. Fabio Dal Cin esprime la sua gratitudine a Papa Francesco
Iniziato lo scorso 8 dicembre, a causa del Covid-19 il Giubileo non è stato celebrato pienamente: da qui la decisione di rinnovarlo per altri dodici mesi
Quasi un anno e mezzo è trascorso da quando Papa Francesco si è recato in visita a Loreto. Una grande festa per gli abitanti del comune marchigiano, la cui vocazione è da sempre quella di accogliere i tanti pellegrini provenienti da ogni parte del mondo per visitare il Santuario. Tra loro, anche tante persone in difficili condizioni di salute, spesso accompagnate dai volontari dell'Unitalsi.
Il 25 marzo 2019 il Papa firmò a Loreto l’Esortazione Apostolica ai Giovani Christus vivit; quindi arrivò la concessione del Giubileo Lauretano, ancora l’iscrizione al 10 dicembre nel calendario romano della memoria facoltativa della Beata Vergine di Loreto. Un'attenzione quella di Francesco verso Loreto che emoziona i tanti fedeli devoti alla Vergine e che ha avuto il suo culmine, appunto, nella concessione del Giubileo.
Un anno difficile. Il 2020, anno del Giubileo Lauretano, non è stato però vissuto come previsto. A causa della pandemia di Covid-19 sono stati sospesi i pellegrinaggi e la cittadina ha cambiato volto: insolitamente vuota, priva delle migliaia di fedeli la cui presenza caratterizza ogni stagione. Impossibile immaginare le stradine che portano al Santuario quasi deserte, eppure è ciò che è accaduto nella primavera appena trascorsa. Le preghiere, certo, non sono mai cessate, a partire dalla recita del Santo Rosario. Ed a poche ore dalla Festa dell'Assunta, dopo tante difficoltà, è arrivata una notizia che ha riempito di gioia i cuori dei loretani e di tutti i fedeli.
Il Giubileo, iniziato ufficialmente con l’apertura della Porta Santa l’8 dicembre 2019, alla presenza del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, ma “purtroppo non celebrato in tutta la sua estensione - come si legge nel Decreto emanato dalla Penitenzieria Apostolica - per l’epidemia di Covid-19”, è dunque prorogato per altri dodici mesi. Si rinnova così l’esperienza di grazia e perdono per tutti i fedeli che visiteranno il Santuario Pontificio. La notizia della concessione pontificia è stata annunciata, tra gli applausi dei fedeli, giovedì 13 agosto al termine della recita del Santo Rosario della Veglia dell’Assunta, da monsignor Fabio Dal Cin, arcivescovo Delegato Pontificio di Loreto. “Avevamo fatto richiesta a suo tempo, ora siamo colmi di gioia di poter vivere per altri 12 mesi la grazia del Giubileo”, afferma monsignor Fabio Dal Cin.
Il mondo guarda a Loreto. “Il desiderio – prosegue – era quello di prorogare, e la scorsa settimana la notizia è giunta molto gradita non solo ai loretani, ma a tutto il mondo dell'Aeronautica che davvero ha espresso la sua gioia per questa proroga. Lo stesso vale per tutti i devoti al Santuario, i pellegrini. Basti pensare che sono oltre 5 mila i siti che esprimono la devozione alla Madonna di Loreto”.
La concessione del Giubileo e la sua proroga hanno mostrato come Francesco abbia a cuore la Beata Vergine di Loreto. “Siamo davvero grati, riconoscenti al Santo Padre per l'attenzione che ha verso il Santuario, per la devozione mariana che c'è ed ha al centro la Santa Casa. La casa – sottolinea l'arcivescovo – vuol dire famiglia, ed il Papa è molto interessato al lavoro pastorale che viene fatto, di accompagnamento alle famiglie”.
“La firma dell'esortazione apostolica Christus vivit avvenuta proprio tra le pareti della Santa Casa è significativa, questi - prosegue - sono segni ed attenzioni che il Santo Padre ha continuamente, affinché il Santuario diventi sempre più luogo di evangelizzazione”. In queste settimane in cui stanno riprendendo i pellegrinaggi (non ancora quelli organizzati) a Loreto, sono molti i giovani presenti. “Vengono qui - racconta monsignor Dal Cin - a ringraziare Maria, a pregare e questa presenza è una grazia per tutti”.
La pandemia. L'arcivescovo di Loreto non dimentica i mesi più difficili, quelli primaverili, quando l'emergenza legata al nuovo coronavirus ha raggiunto il culmine in Italia. “A me impressionava - ricorda - vedere l'erba spuntare sulla piazza a dimostrazione che non era più frequentata, a formare quasi un piccolo tappeto verde. Tappeto che poi si è sciolto subito quando c'è stata la possibilità da parte della gente di venire e devo dire che, nel pieno rispetto delle norme, il Santuario è abbastanza frequentato tenendo conto della situazione”. In particolare “sono molti - conclude l'arcivescovo - i nuclei familiari che si recano in questi giorni in preghiera alla Beata Vergine, ed anche le funzioni sono molto partecipate”.
Andrea De Angelis (Fonte: Vaticannews)
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