Monsignor Claudio Cipolla è il nuovo vescovo di Padova
Dopo 26 anni, monsignor Mattiazzo lascia per limiti d’età. Gli succede un parroco mantovano, in attesa dell’ordinazione episcopale
Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Padova, da parte di monsignor Antonio Mattiazzo ed ha nominato come successore monsignor Claudio Cipolla, finora vicario episcopale per la Pastorale della Diocesi d Mantova e parroco di Sant’Antonio di Porto Mantovano.
Si conclude così uno dei più lunghi episcopati dell’era recente in un’unica diocesi: da vescovo, Mattiazzo ha trascorso trent’anni a Padova, prima come ausiliare (1985-1989), poi come titolare (1989-2015). La rinuncia è stata presentata per limiti d’età, avendo il presule compiuto 75 anni, lo scorso 20 aprile.
Il vescovo eletto di Padova, monsignor Claudio Cipolla è nato a Goito, (Mantova), l’11 febbraio 2015. Entrato in seminario fin dalle scuole medie è stato ordinato presbitero per la diocesi di Mantova il 24 maggio 1980, nella concattedrale di Sant’Andrea.
Tra gli incarichi ricoperti da Cipolla per la diocesi di Mantova, figurano quelli di assistente provinciale dell’AGESCI (1989-1992) e di direttore della Caritas diocesana (1990-2008).
Monsignor Cipolla è stato inoltre Responsabile Diocesano per la preparazione dei Convegni Nazionali della Chiesa Italiana a Palermo (1995) e a Verona (2006) e membro della Delegazione diocesana agli stessi Convegni. Il 27 ottobre 2011 gli è stato concesso il titolo di Cappellano di Sua Santità.
Con l’annuncio odierno, monsignor Mattiazzo diventa “vescovo emerito” e la diocesi di Padova entra in sede vacante. Secondo le regole del diritto canonico, il collegio dei Consultori provvederà a nominare in questi giorni un Amministratore Diocesano che rimarrà in carica fino all’insediamento del nuovo vescovo.
Monsignor Cipolla riceverà l’ordinazione episcopale nella diocesi di Mantova, prima del suo passaggio alla guida della diocesi di Padova. Sia la data dell’ordinazione che quella dell’insediamento sono ancora da stabilire.
Nella sua lettera di saluto ai fedeli della diocesi di Padova, il vescovo eletto ha definito la scelta del Santo Padre riguardo alla sua persona come coerente con la sua “sensibilità di scegliere gli ultimi”.
“Vengo tra voi – prosegue monsignor Cipolla - con la consapevolezza di non essere all’altezza del Ministero episcopale e di una Diocesi bella e grande come quella di Padova. Spero che questo sentimento umano di preoccupazione, che immagino comprendiate, possa trasformarsi in umiltà cristiana, in invocazione di sostegno ed aiuto rivolto a Dio e a ciascuno di voi”.
Bussando alla porta della sua nuova diocesi “da povero” e “senza pretese”, Cipolla ha dichiarato: “Sarà mio compito di Vescovo essere attento a chi ha il passo più debole e a non dimenticare gli ultimi, come ci insegna Gesù nel Vangelo e come ci testimonia Papa Francesco”.
Da parte sua, a nome della Chiesa di Padova, il vescovo emerito Mattiazzo, ha ringraziato il suo successore per le “parole cordiali ed evangeliche” con cui ha accolto la chiamata a guidare la sua nuova diocesi. “Insieme a te – ha aggiunto - ringraziamo Papa Francesco per aver donato un nuovo pastore alla guida della Chiesa di Padova e ti siamo grati per aver accettato con fede questo impegnativo ministero”.
Nel frattempo, il Presidente della Conferenza Episcopale Triveneto e Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, ha inviato al Vescovo eletto di Padova un messaggio di benvenuto: “Sono convinto che Ella si troverà bene in queste nostre terre del Nordest e nella Metropolia di Venezia che si rifà all’Evangelista Marco. Presto sentirà il calore e l’affetto della Sua nuova Chiesa che è in Padova. Mentre l’accompagno con la preghiera, spero di poterla incontrare presto”, scrive Moraglia.
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