PAPA FRANCESCO: servono pastori non scienziati della pastorale
"Se tu sei un vescovo o un prete che non sei coerente, i giovani hanno fiuto, “ciao!”"
Nell'intervista in aereo durante il viaggio di ritorno dal Kazakhstan, papa Francesco ha risposto a una domanda sulle gravi perdite di credenti in atto in Europa. Ecco la risposta del Papa: "È in parte vero, in parte relativo. È vero che lo spirito di secolarizzazione, di relativismo, mette in discussione queste cose, è vero. Quello che si deve fare, prima di tutto, è essere coerenti con la propria fede. Pensiamo: se tu sei un vescovo o un prete che non sei coerente, i giovani hanno fiuto, “ciao!”. Quando una Chiesa, qualunque sia, in qualche Paese o in un suo settore, pensa più ai soldi, allo sviluppo, ai piani pastorali e non alla pastorale, e si va da quella parte, questo non attira la gente. Quando io scrissi tre anni fa quella lettera al popolo tedesco, ci sono stati dei pastori che l’hanno pubblicata, ma dipende dalla persona. Cioè, quando il pastore è vicino alla gente, questo ha detto: “Il popolo deve conoscere quello che pensa il Papa”. Credo che i pastori devono andare avanti, ma se i pastori hanno perso l’odore delle pecore e le pecore hanno perso l’odore dei pastori, non si va avanti. A volte – sto parlando di tutti, in genere, non della Germania, di tutti – si pensa come rinnovare, come fare più moderna la pastorale: questo va bene, ma sempre che sia nelle mani di un pastore. Se la pastorale è nelle mani degli “scienziati” della pastorale, che opinano qui e cosa devo fare lì... Gesù ha fatto la Chiesa con pastori, non con le guide politiche. Ha fatto la Chiesa con gente ignorante: i Dodici erano uno più ignorante dell’altro e la Chiesa è andata perché? Per il fiuto, il fiuto del gregge con il pastore e del pastore con il gregge. Questo è il rapporto più grande che io vedo quando c’è crisi in un posto, in una provincia, non so, qualsiasi cosa. Io mi domando: il pastore è in contatto, è vicino al gregge? Questo gregge, ha un pastore o no? Il problema sono i pastori. Su questo mi permetto di suggerirti di leggere il commento di Sant'Agostino [a Ezechiele 34] sui pastori: si legge in un’ora, ma è delle cose più sagge che sono state scritte per i pastori; e con questo tu puoi qualificare questo o quest’altro pastore. Non si tratta di modernizzare. Sì, si deve stare aggiornati con i metodi, questo sì, è vero, ma se manca il cuore del pastore non funziona nessuna pastorale. Nessuna".
(Foto Vatican Media/SIR)
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