Se la sanità si sposta sul territorio, si sposta anche la pastorale della salute
Dopo il Piano sociosanitario e le sue Schede, le nuove sfide per la Chiesa: sabato 14 a Vittorio Veneto il convegno “Meno ospedale, più territorio: il nuovo interpella la comunità cristiana” con il vescovo mons. Corrado Pizziolo e un video con le testimonianze di malati, famigliari, volontari, parroci
Se cambia la sanità, deve cambiare anche la pastorale della salute. Se i malati non sono più tutti in ospedale, non basta il prezioso servizio del cappellano dell'ospedale a mostrare loro la vicinanza della Chiesa. Anche la pastorale della salute, proprio come intende fare la sanità pubblica veneta, deve muovere dall'ospedale verso il territorio, in tutti i diversi e nuovi luoghi della sofferenza.
Ecco perché è “Meno ospedale, più territorio: il nuovo interpella la comunità cristiana” il tema del convegno organizzato dalla Pastorale della salute della diocesi di Vittorio Veneto, guidata da don Roberto Camilotti.
L'appuntamento è per sabato 14 febbraio dalle 9 alle 12 a Vittorio Veneto, nell'aula magna del Seminario vescovile in largo del Seminario 2.
Il convegno arriva proprio mentre comincia a concretizzarsi quanto la Regione Veneto ha deciso con il Piano Sociosanitario e le relative Schede: riduzione dei ricoveri ospedalieri ed impulso, invece, a strutture intermedie, tra l'ospedale e il ritorno a casa o in centro di servizi per anziani (cioè la casa di riposo). Tra queste strutture intermedie, l'ospedale di comunità: posti letto di questo tipo dovranno nascere anche nella Sinistra Piave trevigiana, territorio della diocesi vittoriese.
Dopo l'introduzione all'organo del maestro Roberto Padoin, a portare il saluto iniziale al convegno di sabato 14 sarà il vescovo della diocesi di Vittorio Veneto mons.Corrado Pizziolo, che tra l'altro è anche membro della commissione per il servizio della carità e la salute della Conferenza Episcopale Italiana.
Il direttore del dipartimento di prevenzione della Ulss 7 Sandro Cinquetti, presenterà il cambiamento regionale parlando di “Evoluzione delle politiche per la salute: dalla cura della malattia alla cura della persona e della comunità”.
Agnese Dal Bianco, infermiera che si occupa di assistenza domiciliare, racconterà “L'andare della sanità sul territorio: l'esperienza di un operatore”.
Un video curato dal collaboratore della Diocesi Federico Campodall'Orto farà ascoltare “Testimonianze sull'andare e sull'attendere”: quelle di Giovanni Carniel, infermo; Paola De Zotti, volontaria dell'assistenza; Morena De Nardi, famigliare di un ammalato; mons. Pierdomenico Amort, parroco di San Vendemiano.
A fare da moderatore degli interventi sarà il direttore dei servizi sociali della Ulss 7 Giuseppe Bazzo.
Al responsabile diocesano della pastorale della salute don Camilotti spetta l'intervento “La cura, la casa e la comunità cristiana”, con alcune riflessioni sui nuovi compiti della pastorale della salute ora che la cura della salute si sposta sul territorio: quali nuovi modi e stili di servizio sono richiesti a parroci e cappellani, consacrati e consacrate, ministri dell'Eucaristia o semplici volontari? Di cosa hanno bisogno ammalati e sofferenti?
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