Visita Pastorale. Il vescovo Corrado visita la forania della Vallata
Giovedì 6 nella chiesa di Tarzo la celebrazione di apertura della visita pastorale.
La sera di giovedì 6 marzo con una celebrazione nella chiesa di Tarzo (ore 20.30) comincia la visita pastorale del vescovo Corrado Pizziolo nella forania della Vallata. Qui il vento della secolarizzazione soffia più forte che nel resto della diocesi. In questa zona pastorale e nello Zumellese, infatti, i dati sulla frequenza alle celebrazioni eucaristiche e più in generale alle iniziative pastorali sono al di sotto della media diocesana. «Per questo motivo - sottolinea il vicario foraneo don Giampiero Zago - è il momento di fare nostra l’indicazione di papa Francesco ad uscire e andare nelle periferie, che nella nostra realtà significa incontrare le persone e curare le relazioni personali. Ritengo che l’evangelizzazione abbia delle “chance” se punta su questo. Non guarderei troppo ai numeri e ai risultati ma osserverei ciò che di buono è stato seminato con l’obiettivo di rendere il cammino più autentico ed efficace in riferimento al nostro tempo e al territorio in cui viviamo».
Per perseguire tale obiettivo sono necessari degli “aggiornamenti” organizzativi e pastorali?«Il problema non è organizzativo quanto, piuttosto, di qualità della presenza e della testimonianza cristiana in Vallata. L’appetito della fede sta diminuendo ma se continuiamo a proporre delle minestrine riscaldate calerà ancor più».
Quindi maggiore impegno nella formazione«Sì, ma puntando sugli adulti, al fine di sviluppare una domanda religiosa che vada oltre la tradizione. Nel passato anno pastorale, ad esempio, l’unità pastorale dell’Abbazia ha proposto un itinerario di approfondimento molto articolato. Inizialmente la risposta è stata buona, ma col passare del tempo una metà dei partecipanti si è persa per strada. Le prossime iniziative andranno calibrate tenendo conto dei mutati tempi di vita e di lavoro».
Qualche giorno fa il consiglio pastorale foraniale ha incontrato il Vescovo. Qual è la fotografia della forania che avete offerto al Vescovo?«Prima di incontrare il Vescovo il consiglio si è confrontato sulla situazione religiosa della forania e ha individuato alcune preoccupazioni poi manifestate al Vescovo: scarsa propensione alla collaborazione tra presbiteri e laici; inadeguata formazione dei laici; frustrazione di questi ultimi per i ruoli “esecutivi” a cui sono destinati; difficoltà a coinvolgere i giovani e nuove forze per le attività pastorali; scarso collegamento con la diocesi e fatica a tradurre nel concreto i piani pastorali».
Nei mesi scorsi si è parlato nei mass media di diverse aziende della Vallata chiuse a causa della crisi. Com’è la situazione?«In preparazione alla visita pastorale abbiamo chiesto a Goriziano Merotto di realizzare uno studio sulla realtà sociale della forania. I dati parlano di una selezione pesante delle aziende produttive. Abbiamo tentato di organizzare un incontro degli imprenditori col Vescovo ma i riscontri sono stati deludenti.Penso che in una visita pastorale le emergenze sociali dovrebbero essere affrontate e approfondite se non vogliamo accentuare la frattura, che già esiste, tra fede e vita».
Nelle chiese della forania la visita pastorale è annunciata da un manifesto che propone quattro “S”. Di cosa si tratta?«Sono i quattro atteggiamenti con cui le nostre comunità vivranno questo evento: semplicità, sincerità, sobrietà e solidarietà. Penso che questo dovrebbe essere lo stile nella chiesa».
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