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CONEGLIANO: Caritas, prima di tutto l’ascolto

Nel 139 prese in carico 139 famiglie

CONEGLIANO: Caritas, prima di tutto l’ascolto

Può contare su di una trentina di volontari il centro della Caritas “Madre Teresa”, che ha sede a Casa Toniolo, in via Torricelli. Provengono dalle parrocchie della città e operano instancabilmente nel servizio alla carità. Tra loro ci sono diversi giovani, come Irene, neolaureata in giurisprudenza.

Nelle tre mezze giornate settimanali di apertura del centro, i volontari si dedicano ad ascolto, aiuto per pratiche amministrative, raccolta e distribuzione di alimenti, vestiario e farmaci, erogazione di contributi economici. La maggior parte del loro tempo lo riservano all’accompagnamento e alla vicinanza a quanti varcano le soglie del centro, uomini e donne di tutte le età e le provenienze, che cercano punti di appoggio per uscire da situazioni problematiche. Capire le esigenze delle persone e le loro possibilità richiede molto tempo ed energie, ma è indispensabile per poi passare alla costruzione di un percorso che porti a una ritrovata autonomia.

Le richieste sono tanto numerose che a volte gli operatori Caritas devono dividersi in gruppi per riuscire ad esaudirle tutte. «Spesso non siamo in grado di dar risposte esaustive a tutti i problemi che ci vengono presentati, in particolar modo a quelli abitativi» osservano.

L’anno 2022, anche per il sommarsi degli effetti della guerra in Ucraina, è stato un anno particolarmente impegnativo. Per riuscire ad aiutare quanti erano residenti nel territorio e i profughi provenienti dall’Ucraina si sono dovute raddoppiare le aperture settimanali per la distribuzione di alimenti e vestiario. I prodotti necessari per una buona spesa non sono mai scarseggiati. «Nel corso dell’anno - spiegano al Centro Madre Teresa - abbiamo ricevuto dal Banco Alimentare 156 quintali di alimenti, e ci sono stati donati da protezione civile, enti vari e comunità parrocchiali altri 80 quintali di derrate alimentari».

Caritas ha assistito, con frequenze differenziate in base al bisogno dimostrato, 139 famiglie residenti nel territorio o ucraine ospitate nel coneglianese. Sono state consegnate 1.105 borse spesa (con circa 22 kg/borsa).

Il servizio dedicato alla distribuzione del vestiario, donato dalle comunità, oltre ad aver inviato diversi carichi in Ucraina, ha servito direttamente 452 persone.

Infine il dispensario ecosolidale che ha acquistato farmaci, destinati a persone in difficoltà, per 4mila 500 euro e ha donato circa duemila confezioni di farmaci recuperati non scaduti.

I volontari confidano «che tutti quelli che ci sono stati vicini continuino ad aiutarci ricordando quanti stanno vivendo nel disagio».

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