CONEGLIANO: Lilt, supporto psicologico alle persone con cancro
Mediante un ciclo di otto-dieci incontri
La Lilt di Conegliano - Lega contro i tumori - offre un aiuto alle persone curate per il cancro e ai familiari: un servizio gratuito sotto forma di sostegno psicologico mediante un ciclo di otto-dieci incontri. «Si tratta di dare un supporto efficace a persone che sono emotivamente provate dall’aver appreso una diagnosi oncologica e fanno fatica ad accettarla - spiega la psicologa-psicoterapeuta Erica Scandiuzzi -. Un supporto per chi è sconcertato, soffre comunque una forma di solitudine, affronta la chemio e vede cambiamenti nel corpo. Ma anche per chi ha concluso il ciclo terapeutico positivamente, sa del cessato allarme, eppure prova stanchezza, demotivazione, caduta dell’autostima, tanto da non farcela più».
A fianco dei malati ci sono i familiari ansiosi di sentirsi personalmente utili e di trovare un antidoto - di fatto inesistente - al dolore dei congiunti. Anche loro vanno aiutati a capire quello che realmente possono fare.
Nel corso degli incontri Lilt si lavora sulle emozioni, sulla presa di coscienza di ciò che avviene in sé stessi quando emerge il cancro. «Il male scatena una tempesta fatta di dolore e di disorientamento - spiega Scandiuzzi -. Per questo bisogna cercare di mettere ordine, di aumentare l’autocoscienza, di trovare nuove risorse in se stessi che aiutino a ricostruirsi». Una indicazione che vale soprattutto per chi ha subìto interventi chirurgici invasivi.
«Con questi incontri - conclude Erica Scandiuzzi - ci si sente più forti nell’affrontare il quotidiano. Si capisce che la malattia grave toglie tanto, ma c’è la possibilità di scoprire potenzialità possedute da tutti».
Un aiuto dagli esperti della Lilt è offerto anche ai genitori incerti sull’opportunità di parlare apertamente ai figli minorenni di una diagnosi infausta, della vicinanza della morte. La psicologa-psicoterapeuta Valentina Girardi (Ulss 2), parlando ad un convegno al Collegio Immacolata di Conegliano, è stata chiara: ci sono genitori che tacendo pensano di proteggere i figli, ma in realtà questo atteggiamento può aumentare l’ansia nei minori ancora allo stadio del pensiero magico, egocentrico. Quindi inclini a caricarsi di responsabilità. Bisogna invece comunicare la situazione ai bambini, ma il messaggio dev’essere misurato, in dipendenza dell’età dell’interlocutore e della sua propensione al dialogo.
Il convegno citato è stato organizzato da Lilt e Collegio Immacolata per i 125 anni dall’arrivo delle suore salesiane a Conegliano, guidate da madre Clelia Genghini. Diversi i messaggi di medici e psicologi sull’educazione alla prevenzione del tumore. Come ha detto la psicologa-psicoterapeuta Sonia Marcon, l’incontro ha rappresentato un significativo accostamento tra il sistema preventivo di don Bosco e la mission di un’associazione di volontariato, appunto la Lega contro i tumori, che concretamente opera a tutto campo per aiutare i malati e i familiari ma anche per diffondere buone pratiche di vita.
Dopo l’intervento di suor Annalisa Rango direttrice, di Michela Possamai coordinatrice dell’Immacolata e di Anna Iva Bin responsabile Lilt, sono state presentate le iniziative nelle scuole, a partire dalle quinte elementari con il progetto-dono per arrivare alle medie (fumo, alcol, attività fisica, alimentazione, affettività e sessualità) e alle superiori (benessere psicofisico e sessuale). Il medico Christian Rizzetto ha fornito dati scientifici sugli esiti di cattive abitudini, accompagnandoli a filmati di studenti del liceo artistico capaci di invitare i coetanei alla prevenzione. Dal medico Alessio Pagan una puntuale informazione sulle misure antivirus Hpv, con la vaccinazione che va estesa ai maschi.
Barty Stefan
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