PIEVE: i genitori: "La scuola è a scuola"

“La scuola è a scuola”. “La scuola è il pane dei nostri bambini”. “Abbiamo sempre rispettato le regole, giù le mani dalla scuola”. Questi alcuni degli striscioni che domenica 21 marzo, primo giorno di primavera, un gruppo di mamme e papà hanno appeso ai cancelli della scuola primaria “Zanzotto” e della sede dell'Istituto comprensivo “Toniolo” di Pieve di Soligo.
Una protesta “silenziosa” che è soprattutto un atto d’amore verso i bambini e un ringraziamento agli insegnanti per quanto fatto da settembre a febbraio. “Vogliamo semplicemente ribadire il nostro sostegno al mondo scolastico del paese”, precisano alcune mamme rappresentanti di classe, “per il grande sforzo fatto nei mesi scorsi per riprendere e operare in sicurezza, come del resto accaduto nelle scuole di tutta Italia. Certo, anche nei nostri istituti, come in qualsiasi altro contesto, sono state rilevate positività e ci sono state quarantene, ma non sono mai mancati l’impegno e la responsabilità di insegnanti, operatori scolastici e bambini. Per questo continuiamo a non capire un lockdown che colpisce anche chi si è comportato bene”.
E senza sollevare il problema "tecnico" delle connessioni e dei dispositivi, resta un problema "sociale" di fondo: con la maggior parte delle attività lavorative in piena o parziale operatività e, quindi, con la maggior parte dei genitori fuori casa per lavoro o comunque in smart working, chi segue i bambini a casa durante la didattica a distanza?  “La sensazione, guardandoci attorno, è che i bambini, molto più rispettosi dei protocolli di tanti adulti, stiano pagando per tutti”, sottolineano i genitori. “Perché congedi parentali, nonni o baby-sitter non risolvono la vera questione: la scuola è a scuola”.