REFRONTOLO: consacrato il nuovo altare
Inaugurati anche ambone e sede del celebrante
Il bacio dell’altare da parte di tutti i partecipanti alla celebrazione ha concluso la messa con dedicazione del nuovo altare della chiesa di Refrontolo presieduta dal vescovo Corrado il pomeriggio del 5 gennaio scorso. Insieme all’altare sono stati inaugurati anche ambone e sede del celebrante nonché i lavori di restauro delle pareti esterne della canonica.
Come sottolineato nella relazione del vescovo Pizziolo alla visita pastorale compiuta nel 2015, l’area del presbiterio si presentava caratterizzata da una concentrazione di elementi eterogenei ed estemporanei. Da qui l’indicazione del vescovo di rimuovere ciò che non aveva diretta attinenza con la funzione liturgica e, soprattutto, individuare una definitività di altare (costruito con pannelli di truciolare rivestiti in laminato), ambone (leggio di legno) e sede del celebrante (sedia in legno con braccioli). Si trattava di ripensare il presbiterio in armonia con l’antichità dell’edificio e uno spazio liturgico in accordo con l’ecclesiologia del Concilio Vaticano II.
Il progetto di adeguamento degli spazi celebrativi è stato affidato all’architetto Marisa Pisotti che ha scelto la pietra di Fatima come materiale per tutti i tre i poli liturgici, un marmo pregiato e resistente, i cui toni chiari ben si abbinano ai colori delle pietre esistenti di balaustre e altare maggiore seicentesco.
Il nuovo altare si colloca al centro del presbiterio, è di forma geometrica parallelepipeda e si presenta nella parte superiore formato da una pietra unica e con incise sulla superficie le cinque croci per la consacrazione. Per la decorazione della parte frontale è stato scelto il più universale dei simboli, la croce, in rilievo e dipinta dall’artista Annamaria Trevisan con rifiniture in oro micaceo. Nella parte posteriore vi è una nicchia con le reliquie di santa Margherita di Antiochia, di san Tiziano e del beato Giuseppe Toniolo.
La sede del celebrante è collocata alla sinistra dell’altare, adeguatamente ad esso distanziata, in modo da favorire la sua visibilità per una diretta comunicazione con l’assemblea e per la guida della preghiera. Un rivestimento di legno di faggio naturale è stato collocato sopra la seduta e lo schienale in marmo.
Anche il marmo dell’ambone, luogo della proclamazione della Parola, è rivestito in legno di faggio nella parte destinata al testo liturgico e nella parte frontale rivolta all’assemblea.
Lo spazio dedicato al presbiterio continuerà ad essere racchiuso, verso l’assemblea, da balaustre realizzate dello scultore Paolo Possamai e collocate dopo il 1930.
Federico Citron
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