Il Beato Cosma Spessotto a Roverbasso

Nella sua breve ma intensa vita, il beato padre Cosma Spessotto ha avuto “quattro famiglie”. La prima è quella che ha visto i suoi natali, il 28 gennaio del 1923, a Mansuè, dove Sante (questo il suo nome di battesimo) è vissuto fino all’età di dodici anni. La seconda famiglia è quella francescana, nella quale è entrato giovanissimo nel 1935 e dove è fiorita la sua vocazione sulle orme di san Francesco. La terza è quella delle sue comunità in El Salvador, prima San Pedro Nonualco e poi San Juan Nonualco, dove si è speso instancabilmente per quasi trent’anni. La quarta è quella di Roverbasso, dove la sua famiglia si trasferì nel 1949: qui padre Cosma ha trascorso i suoi quattro rientri da El Salvador, insieme ai genitori, ai fratelli, alle sorelle e ai numerosi nipoti, prima nella settecentesca “Villa Rosa” in via Roverbasso, successivamente in una grande casa colonica in via Ludovico Ariosto. Roverbasso, frazione del Comune di Codognè che conta circa 500 abitanti, è una piccola comunità, il cui legame con padre Cosma merita di essere ricordato e messo in luce: è proprio questo lo scopo del libro, che si pone in complementarità con le precedenti pubblicazioni ed è stato fortemente voluto dall’Amministrazione comunale di Codognè, in sinergia con la Proloco e l’Unità pastorale.

A Roverbasso, padre Cosma non ha solo potuto trascorrere dei tempi di riposo e di ristoro, in un clima sereno ed accogliente, ma è stato anche il punto di appoggio per intessere una fitta rete di relazioni, di amicizie e di incontri. I mesi trascorsi da padre Cosma nella piccola frazione, nei suoi quattro rientri in Italia, sono stati laboriosi e intensi, tanto da lasciare – nonostante siano passati più di quarantacinque anni dalla sua ultima permanenza – un segno che resta nei ricordi non solo dei suoi familiari ma anche in diverse persone del posto.

Nell stesura del libro, si è rivelato di straordinaria importanza il contributo di padre Claudio Bratti, vicepostulatore della Causa di beatificazione di padre Cosma: p. Bratti ha accompagnato il lavoro con utili consigli ed ha messo a disposizione del prezioso materiale. Gli scritti di padre Bratti sono stati poi fondamentali per ricostruire la vita e la morte di padre Cosma: ad esse sono dedicati i primi quattro capitoli del volume (I – “Gli inizi”; II – “El Salvador”; III – “Padre Cosma in missione”; IV – “14 giugno 1980: la morte di padre Cosma”).

Fondamentali sono poi i quattro capitoli successivi: il capitolo V è dedicato a “Roverbasso e l’ambiente familiare: i ricordi di chi lo chiamava fratello, zio, cognato…” ed è costituito in gran parte da racconti e interviste ai familiari di padre Cosma; il capitolo VI raccoglie le “Lettere di padre Cosma”: una scelta delle lettere più significative tra le tante conservate dal nipote Vittorino Spessotto; il capitolo VII (“Omelia di padre Cosma: a Santa Maria di Feletto”) permette di “sentire” in qualche modo la “viva voce” di padre Cosma, grazie ad una delle sue omelie, conservata dalla nipote Gabriella Spessotto; il capitolo VIII - già citato - è dedicato alle “Testimonianze” del fratello Giuseppe, del fratello Pietro, dei parroci di Roverbasso e di Vittorino. Il IX capitolo - “22 gennaio 2022: la beatificazione” - conduce il lettore alla gioia dei giorni dell’annuncio e poi della celebrazione della beatificazione di padre Cosma a San Salvador.

Chiude il volume una “Nota bibliografica” che richiama i principali scritti di padre Claudio Bratti, cui il presente volume è particolarmente debitore e ai quali il lettore potrà rivolgersi per ulteriori approfondimenti. Il libro, infine, è impreziosito da un “Inserto fotografico” sulla vita di padre Cosma e sulla sua famiglia. Gli autori si augurano che il libro sia di stimolo a conoscere meglio una figura di straordinario valore come quella del Beato e contribuisca a fare emergere altro materiale (ricordi, testimonianze, foto...) per arricchire la già preziosa documentazione raccolta su padre Cosma.