FARRA: convegno con il generale Mario Mori
Giovedì 9 maggio alle 20.45
Il generale Mario Mori è il prossimo ospite di “Incontri&Racconti”, la rassegna culturale organizzata dall’amministrazione comunale di Farra di Soligo. Accompagnerà Mori il colonnello Giuseppe De Donno, uomo di fiducia del giudice Falcone e suo stretto collaboratore. L’appuntamento è in programma per giovedì 9 maggio alle 20.45 all’auditorium Santo Stefano.
“Un ospite autorevolissimo che siamo onorati di ospitare - afferma il sindaco Mattia Perencin - e che ci permetterà di ripercorrere le tappe salienti di un periodo tragico e sanguinoso che ha segnato la storia del nostro paese, con le stragi di Capaci e di via D’Amelio. Un tema, quello della mafia, che purtroppo resta di forte attualità. Il generale Mori, uomo delle istituzioni che ha combattuto contro le BR prima e contro la criminalità organizzata poi, per quasi trent’anni ha dovuto affrontare un processo giudiziario e mediatico senza precedenti per la presunta trattativa stato-mafia. Da lui sentiremo la verità”. Il generale Mario Mori sarà accompagnato dal colonnello Giuseppe De Donno, membro di spicco del ROS, in prima linea nella lotta alla mafia nei primi anni Novanta, uomo di fiducia di Falcone e Borsellino.
Mario Mori, generale dei carabinieri e ufficiale del controspionaggio SISDE all’inizio degli anni settanta e poi con Carlo Alberto dalla Chiesa nei nuclei speciali antiterrorismo. È il fondatore del ROS dell’arma dei carabinieri e nei primi anni duemila ha diretto il SISDE, il servizio segreto civile. Ha condotto con successo molte operazioni sotto copertura, tra cui la cattura del boss mafioso Totò Riina. A Farra di Soligo, l’incontro, condotto dalla giornalista Adriana Rasera, ruoterà intorno al libro La verità sul dossier mafia-appalti scritto a quattro mani da Mori e De Donno, definitivamente assolti per la cosiddetta “trattativa stato-mafia”, in cui è raccontata la loro sconvolgente verità. Insieme sono stati protagonisti in prima fila nella lotta contro Cosa Nostra, e il loro impegno investigativo ha dato risultati straordinari. Eppure, sono noti al grande pubblico soprattutto per il processo che si è concluso con la loro completa assoluzione.
Il dossier mafia-appalti è la chiave per svelare i misteri italiani del 1992-93. L'informativa fu preparata dai carabinieri del ROS guidati da Mori e De Donno e consegnata nelle mani di Giovanni Falcone, che le attribuì un'enorme importanza. Ma nella magistratura siciliana ci fu qualcuno che frenò a più riprese e poi archiviò senza giustificazioni la pista, ancora tutta da percorrere. Paolo Borsellino credeva che l'inchiesta Mafia-appalti fosse all'origine della morte di Falcone, ed è molto probabile che anche la strage di via d'Amelio (con il relativo depistaggio) sia da attribuire al dossier del ROS dei carabinieri.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti a sedere. Si ringrazia la Libreria “Tra Le Righe” di Conegliano. La rassegna gode del sostegno di Assicurazioni Eufrosini, Hotel Villa Soligo e Tino Gourmet.
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