FOLLINA: terminato il restauro della facciata

Dopo un anno e mezzo le impalcature che ricoprivano la facciata dell’abbazia di Follina, fasciate da un rivestimento bianco con una fascia centrale azzurra (il colore della Vergine), sono state tolte. Ed è apparsa in tutta la sua bellezza e maestosità la facciata restaurata. C’è voluto molto tempo per arrivare alla conclusione dei lavori, ma ne è valsa la pena. La durata prolungata è stata determinata dalla complessità del duplice intervento. La Sovrintendenza ha provveduto, a proprie spese, al consolidamento strutturale anche con la posa di tiranti in acciaio che ora legano in senso longitudinale la facciata al resto del corpo dell’edificio e con la realizzazione di una struttura in acciaio a supporto della parte più alta del fronte principale dell’edificio. La parrocchia si è fatta carico del restauro conservativo delle superfici e delle finiture (costo 130 mila euro: 80 mila dalla Cei e gli altri 50 mila da Banca Prealpi e offerte), intervento che ha dovuto fare i conti con i vari restauri eseguiti nell’ultimo secolo: «C’è stato un confronto continuo con la Sovrintendenza per individuare le migliori soluzioni - spiega il progettista Fabio Nassuato, architetto -. Il duplice cantiere ha favorito una proficua collaborazione». La ditta che ha lavorato alla facciata è stata la Lorenzon Costruzioni di Pieve di Soligo.

La facciata è datata al 1330-1335. È di fatto più goticheggiante dell’abbazia per il suo essere stata completata circa cent’anni dopo rispetto al resto della struttura, decisamente più aderente allo stile romanico. Secondo gli studi finora condotti, si tratta di uno degli ultimi lavori dei cistercensi al proprio complesso abbaziale. Il progetto redatto a suo tempo da Nassuato prevede il recupero anche delle altre facciate della chiesa, ma attualmente non vi sono i fondi necessari per procedere. Partirà invece a dicembre il nuovo cantiere della Sovrintendenza per il consolidamento della base del campanile. FC