TRICHIANA: “Le memorie del Vajont”
Mostra fotografica e incontri
Nei giorni del cinquantesimo anniversario del disastro del Vajont il Comune di Borgo Valbelluna organizza vari appuntamenti riuniti sotto il titolo “Le memorie del Vajont” rivolti alle scuole e alla cittadinanza.
Venerdì 14 ottobre dalle 10 la Sala S. Felice (Trichiana) ospita un incontro con le scuole: Enrico Bacchetti, direttore dell’ISBREC, traccerà un quadro storico e sociale degli eventi che nel 1963 hanno portato alla distruzione di Longarone.
La sera del 14 ottobre alle 18, al palazzo Tina Merlin, taglio del nastro per l’esposizione fotografica “Memorie del Vajont” realizzata dalle classi quinta Liceo Scienze applicate e Liceo Scienze Umane dell’Istituto canossiano paritario “Vittorino da Feltre” di Feltre. La mostra è il frutto di un progetto più ampio realizzato la scorsa primavera anche in collaborazione con Enrico Bacchetti, direttore dell’ ISBREC, e con Adriana Lotto, presidente della Associazione Tina Merlin; l’esposizione fotografica è corredata da un video ideato dall’alunno Lorenzo Dal Cortivo per ricostruire quei tragici minuti del 9 ottobre 1963. La mostra, già allestita in maggio al Canossiano di Feltre, è nata con l’intenzione di sensibilizzare i giovani e tener vivo il ricordo di questa strage, diventando una sorta di patrimonio comune e un progetto itinerante in tutta la provincia. E Borgo Valbelluna ha raccolto questo invito inserendola in un cartellone che culmina con il reading musicale di Susanna Cro’, “Vajont. Viaggio nell’oltre”, in scena sabato 5 novembre alle 20.30 nella chiesa di San Pietro a Mel. La mostra sarà visitabile fino al 6 novembre il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.
«Un'esposizione che l'Amministrazione ha il piacere di ospitare anche per il profondo significato che porta con sé: riflessioni di un gruppo di giovani da trasmettere ad altri giovani. Per questo abbiamo voluto coinvolgere le scuole del nostro territorio. E un'occasione per rivivere il 9 ottobre 1963, per rimandare le lancette dell'orologio alle 22:41, per ricordare ancora o raccontare alle nuove generazioni una tragedia mondiale accaduta a due passi da noi» commenta Monica Frapporti, Assessore alla cultura.
(comunicato stampa)
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