CEGGIA: è morta suor Clelia Rosato
Aveva dovuto interrompere per un lungo periodo il cammino nella congregazione delle Saveriane per assistere la madre e poi il fratello sacerdote
Sì è spenta venerdì 4 settembre, all’ospedale di San Donà di Piave, dove era stata ricoverata per un’emorragia cerebrale, suor Clelia Rosato. Saveriana della congregazione delle missionarie di Maria, operava nel pensionato per anziani di Ceggia dal 2006. Aveva 86 anni e in molti ricordano la delicatezza e la bontà con la quale offriva i suoi servizi agli ospiti della casa di riposo.
Originaria di Locorotondo, in provincia di Bari, pur essendo entrata giovanissima nella congregazione, nel 1956 era costretta a lasciarla dopo solo sei anni dalla prima professione religiosa, per assistere la madre e poi per prendersi cura del fratello sacerdote.
Tiene comunque vivo, negli anni, il legame con le saveriane, sostenendo iniziative missionarie, partecipando ai loro esercizi spirituali a Parma. Nel 2003 avverte di nuovo la chiamata del Signore e dopo un periodo di discernimento viene riammessa nella congregazione.
Viene inviata a Ceggia dove nel 2006 emette i voti temporanei e nel 2009 la sua professione perpetua come Missionaria di Maria.
“Clelia era consapevole dei suoi limiti di età e di salute, – raccontano le consorelle che l’hanno conosciuta - sentiva di non poter fare molto per annunciare il Vangelo con la parola, ma fu disposta a qualsiasi servizio compatibile con le sue condizioni fisiche, per permettere a un’altra sorella di partire in missione. Le diciamo grazie, per aver conservato nel cuore con tanta tenacia il tuo amore a Gesù e il desiderio di appartenergli totalmente insieme a noi”.
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