Il santuario di Santa Maria in Siaris è posto sopra uno sperone di roccia. Deve probabilmente il suo nome al termine latinomedievale “masiaris” (luogo pietroso), molto antica, la sua costruzione viene fatta risalire al 1260, è conosciuta anche dagli Sloveni come la chiesa sulla roccia. Nel 1987 in segno di unità tra i popoli confinanti, vi celebrarono la messa i due vescovi, Mons Lorenzo Bellomi di Trieste e Mons Metod Pirih della diocesi Capodistria Koper
Itinerario: da Trieste, seguendo le indicazioni per Basovizza, e poi quelle per le Foibe di Basovizza si arriva a San Lorenzo (San Lourenc), dove si parcheggia nel piazzale che letteralmente circonda la piccola chiesa. Si imbocca il sentiero n. 1 che in pochi minuti ci fa sbucare sull'altopiano che domina la Val Rosandra; sempre seguendo il sentiero, e dopo aver superato il monte Stena, scendiamo prima al vecchio tracciato della ferrovia (adesso pista ciclabile ) e poi scendiamo ancora al paese di Bottazzo (segnali posti prima di un tunnel, sulla pista ciclabile). Questo minuscolo paese di 3 abitanti dispone di una vecchia osteria adatta per una sosta. Da Bottazzo sempre per il sentiero n. 1, dopo aver ammirato la cascata del torrente Rosandra, arriviamo alla chiesetta di Santa Maria in Siaris. Proseguendo il cammino sempre per il sentiero n. 1 (costeggiando l'antico acquedotto romano) si arriva al Rif. Premuda, da lì per il sentiero n. 15 si rientra a San Lorenzo.
Dislivello: m 400
Tempo di percorrenza: ore 4 AR
Difficoltà: E
Cartografia: Tabacco n. 047