La chiesa di San Dionisio è stata costruita sul monte omonimo quando, al tempo della Battaglia di Rusecco, gli abitanti di Nebbiù cercavano un luogo dove rifugiarsi. Allora, come tutti gli abitanti dei paesi cadorini, anche loro salirono sulle montagne sopra i paesi. La chiesa con il tempo divenne un simbolo di pace per l'intero territorio, anche perché San Dionisio fu scelto quale protettore del Cadore.
Itinerario: da Valle di Cadore al Rif. Costapiana dove si parcheggia. Da qui si segue in direzione NE il sent. 251, una buona mulattiera di origine militare, che si snoda dolcemente sui versanti meridionali del Col de San Dionisio, e si raggiunge il culmine del monte, ove si trova la caratteristica chiesetta alpina, lassù ricostruita nel 1910 sui ruderi dell’antico sacello eretto nell’anno 1508. Per chi vuole è possibile compiere un anello proseguendo per il sentiero 251 fino al Rif. Antelao, poi per sentiero 250 fino a Capanna Tita Pancera alla forcella Antracisa e da qui rientrare verso la chiesetta e poi alle auto.
Dislivello: m 550 circa
Tempo di percorrenza: ore 3,30 AR
Difficoltà: E
Cartografia: Tabacco n. 016