
L’ottavo congresso della Fai Cisl del Veneto ha confermato Andrea Zanin alla guida della Federazione regionale ed eletto al suo fianco in segretaria Daniela Fincato e Samba Fedior. Presente ai lavori il segretario generale della Cisl del Veneto Massimiliano Paglini e il segretario generale Fai nazionale Onofrio Rota che ha concluso i lavori.
Nel 2023 il valore complessivo della produzione lorda agricola veneta viene stimato dall’Istat in 7,7 miliardi di euro, -2,3% rispetto al 2022. Ad incidere negativamente sono state sia la riduzione dei quantitativi prodotti per numerose colture, sia una generale tendenza alla riduzione dei prezzi, dopo l’impennata inflazionistica registrata nel 2022.
Per quanto riguarda i dati occupazionali, sempre secondo le ultime rilevazioni, in Veneto il numero di addetti nel settore agricolo è di circa 64.650, in calo del 5,8%.
Zanin ha ricordato soprattutto il “valore della bilateralità nel nostro territorio regionale, con esperienze consolidate che permettono di dare risposte concrete sia per la qualità del lavoro, per la specializzazione delle professionalità, nel contrasto allo sfruttamento e irregolarità. Fondamentale – ha proseguito – la contrattazione di secondo livello, sia in agricoltura che nell’industria alimentare, che ci permette di migliorare livelli salariali, welfare, previdenza integrativa e flessibilità dell’orario di lavoro”.
Durante il Congresso, che ha coinvolto oltre 150 tra delegati, operatori e dirigenti Cisl e molti ospiti, si è svolta la tavola rotonda, moderata dal sociologo e ricercatore Ludovico Ferro, “Il settore agricolo nella filiera agroalimentare”. Sono intervenuti il Vice Presidente di Coldiretti Veneto Alex Vantini, Renzo Cavestro Direttore di Confagricoltura Veneto, Gianmichele Passarini Presidente CIA Veneto, Gianni Dalla Bernardina Presidente Cai Agromeccanici, Luigi Bassani Direttore Agri.Bi. Verona, Matteo Merlin della Segreteria regionale Veneto e Gianluca Fregolent Direzione Operativa Veneto Agricoltura.
E' intervenuta anche Valeria Mantovan, assessora al Lavoro della Regione Veneto che ha ricordato come nei prossimi cinque anni il 44% delle professionalità cambierà e di come sia fondamentale il dialogo tra istituzioni e parti sociali, per definire fabbisogni e prospettive. Ha inoltre valorizzato l'unità di crisi aziendali attivata in Regione e la preziosa partecipazione sindacale.
Presente ai lavori anche Massimiliano Paglini, segretario generale della Cisl del Veneto, che ha evidenziato il valore delle politiche attive del sindacato per affrontare le sfide future del mercato del lavoro e la crescita delle competenze. Importanza anche alla bilateralità, collegata alla partecipazione dei lavoratori alla governance d'impresa.
Ha concluso i lavori il segretario generale Fai nazionale Onofrio Rota: “L’agroalimentare è un asset strategico per questa regione: da domenica saremo per il terzo anno consecutivo al Vinitaly, al fianco di Terra Viva. Ricordiamo – ha affermato Rota - che tutto l’agroalimentare esportato negli States vale 7,8 miliardi e che il mercato americano per il nostro vino vale circa 2 miliardi, cioè il 25% del totale. Sarà fondamentale la risposta coesa dell’Europa, ma sarà inoltre necessario diversificare i mercati dell’export, guardando ad Asia e India. Da questo territorio rilancio inoltre la tutela della montagna e della aree interne, dove sarebbe opportuno una sorta di "no tax area" dove si preveda un sistema fiscale agevolato per imprese agricole e artigianali, eventuali start up giovanili, agriturismi”.