SUPERBONUS: c'è anche Treviso tra le quattro province più "controllate"
L'attenzione dell'Agenzia delle Entrate innanzitutto sugli interventi con gli importi maggiori e su quelli non ancora accatastati
Redazione Online
24/03/2025
Lavoro in cantiere con operari edili (Foto Siciliani-Gennari/SIR)

C’è anche la provincia di Treviso tra i territori che saranno interessate in modo particolare dai controlli su lavori edili eseguiti utilizzando il Superbonus 110%. Lo ha annunciato l’Agenzia delle Entrate che ha indicato come i primi controlli riguarderanno in particolare la provincia di Napoli, la provincia di Reggio Calabria, la provincia di Roma e, appunto, la provincia di Treviso.

Seguiranno le province di Bari, Cosenza, Frosinone e Messina. Tuttavia, ciò non significa che nel resto dell’Italia non si effettueranno dai controlli.

Entro fine marzo verranno spedite le prime 10 mila lettere di “compliance” e riguarderanno i casi più gravi ossia le circostanze in cui la rendita è pari a zero anche in seguito alla ristrutturazione finanziaria eseguita usufruendo del Superbonus ma per i quali non risulta essere stata fatta la dichiarazione catastale.

Dunque, la linea seguita dal Fisco appare quella della selettività degli invii, in conformità con quanto indicato durante un question time in commissione Finanze alla Camera dei Deputati lo scorso 12 febbraio.

Pertanto, tutti gli immobili a rendita catastale pari a zero saranno al vaglio dell’Amministrazione finanziaria che effettuerà dei controlli incrociati sui nominativi di chi ha effettuato comunicazioni di cessione del credito e sconto in fattura dal 2020. E maggiore sarà l’importo dei lavori, più alta sarà la probabilità di controlli.