
Giornata storica, questo sabato 24 maggio 2025, in cui a Conegliano è stato inaugurato il monumento alla base della Gradinata degli Alpini, assieme ai nuovi pennoni, che di fatto sono andati a sostituire i precedenti, ammalorati dal maltempo di un anno fa.
Un’opera voluta dalla Sezione Ana di Conegliano, con il prezioso contributo da parte di Banca Prealpi SanBiagio, in vista del grande appuntamento con il Raduno Triveneto e il Centenario della Sezione, organizzati nella città del Cima dal 13 al 15 giugno.
Un lavoro svolto grazie alla collaborazione con gli architetti Giuseppe Vedova e Sergio De Nardi, e al prezioso dialogo con il dottor Vincenzo Tinè della Soprintendenza di Venezia.
Una cerimonia unica a cui ha risposto un’ampia presenza di pubblico, oltre a un’ondata di Penne Nere di tutti i 30 gruppi che compongono la Sezione (per un totale di 17 Comuni coinvolti), con la Fanfara alpina di Conegliano, insieme ad autorità politiche a tutti i livelli (locale, provinciale, regionale e nazionale), autorità religiose e alpine, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, varie associazioni combattentistiche, Protezione civile e Vigili del Fuoco (i quali hanno dato supporto nel soccorso di un anziano colto da malore).
Dopo l’arrivo delle autorità, con i rispettivi gonfaloni, sulla stessa Gradinata, monsignor Roberto Bischer ha fatto la tradizionale benedizione, augurando ai presenti di poter sperimentare gli stessi valori di amicizia e lealtà provati dagli Alpini.
Il sindaco Fabio Chies e il presidente sezionale Francesco Botteon hanno quindi scoperto i due blocchi marmorei su cui reggono i pennoni, completi di una stele, con una scritta riconducibile allo spirito alpino: “Sui gradini della Storia, nei sentieri della Vita, camminando con gli Alpini”, si legge, in ricordo del Centenario della fondazione della Sezione Ana di Conegliano.
I discorsi istituzionali
Gino Dorigo, presidente del Comitato organizzatore del Raduno Triveneto e del Centenario della Sezione, ha ringraziato tutte le persone coinvolte nell’opera, definendoli dei “professionisti dal cuore d’oro”. Successivamente ha ricordato le tappe vissute dalla Gradinata, a partire da quell’ottobre 1950 in cui l’amministrazione coneglianese la dedicò agli Alpini stessi, per poi arrivare, qualche anno dopo, all’ottobre 1959, quando le Penne Nere donarono i due pennoni alla città.
“Siamo arrivati a questo 24 maggio 2025: un traguardo importante e una festa dei valori della comunità”, ha concluso Dorigo.
Presente alla cerimonia anche Renato Breda, colui che, nel 1950, realizzò le sette targhe bronzee presenti sulla Gradinata, in onore degli Alpini della montagna. “Ricordo che, 75 anni fa, ero un po’ più giovane”, ha ironizzato, nel ringraziare tutti per l’invito alla cerimonia.
Celeste Granziera, componente del Comitato organizzatore del Raduno e responsabile dell’opera per la Sezione, ha specificato come i pennoni reggano su quattro blocchi marmorei e alcune lastre di acciaio, che rappresentano “gli Alpini arroccati sulle alte vette”. Granziera ha poi osservato come la scritta della stele sia composta da “poche parole, ma dal significato profondo sul passato degli Alpini, il presente e il futuro, camminando con loro”.
Nicola Stefani, voce narrante di questa cerimonia, ha quindi letto un messaggio inviato dal dottor Tinè della Soprintendenza, il quale ha ringraziato la Sezione per la collaborazione, osservando quanto sia utile “l’attenzione e la cura di tutti”.
Il consigliere regionale Alberto Villanova ha affermato che gli Alpini stessi sono un monumento, in quanto “rappresentano chi lavora in silenzio”, mentre il sindaco della città di Conegliano, Fabio Chies, ha rimarcato quanto, tramite le Penne Nere, “le tradizioni dei nostri genitori e dei nonni siano più vive che mai”. “Grazie a chi ha contribuito al passato e al presente della Sezione”, ha aggiunto.
Carlo Antiga, presidente di Banca Prealpi SanBiagio, ha dichiarato che tutti “siamo testimoni di un impegno degli Alpini che non conosce stagioni”, sottolineando “il valore iconico di questa Gradinata”, per poi ricevere un dono dalla Sezione. Nel frattempo, gli aerei storici della Fondazione Jonathan di Nervesa della Battaglia hanno sorvolato il cielo, conquistandosi l’attenzione del pubblico.
Francesco Botteon, presidente della Sezione Ana di Conegliano, ha citato uno per uno tutti i 30 gruppi che formano la Sezione stessa, ricordando come “questa unica e grande famiglia” sia composta da 5.200 soci. Poi, citando le parole di papa Francesco, usate in occasione del 150esimo di fondazione del Corpo degli Alpini, ha ricordato il valore dell’unione che caratterizza la Sezione e i suoi gruppi.
“La Gradinata è un luogo tanto caro alla nostra Sezione e abbiamo voluto donare quest’opera – ha proseguito, ricordando anche i ‘veci’, coloro che ‘sono andati avanti’ e gli Alpini deceduti nei conflitti – Siamo eredi di nobili valori e il ricordo dei nostri ‘veci’ non deve finire mai. Grazie a tutti: questo colpo d’occhio di pubblico ci riempie tutti di gioia”.
Sulle note dell’Inno nazionale, gli Alpini hanno issato sui pennoni il tricolore e la bandiera della città di Conegliano. Restando in tema di tricolore, la Sezione fa sapere che, in vista del Raduno, è possibile richiedere gratuitamente delle bandiere alla Sezione stessa.