
Nel cortile della canonica di San Fior da qualche giorno c’è una gru alta 40 metri, con un braccio di 50 metri e un peso di più di mille quintali. Il suo montaggio è stato a dir poco spettacolare. La gru serve per i lavori di manutenzione del tetto della chiesa, devastato dalla grandinata del luglio 2023, e per il restauro conservativo degli oltre mille metri quadrati delle facciate laterali (est ed ovest). «Le due facciate sono prese male - spiega il parroco don Domenico Valentino - ed era da tempo che c’era l’intenzione di intervenire. Tre anni fa sono caduti dei pezzi di intonaco sul lato ovest, verso la casa delle suore del Santo Volto, e questo ci ha spinto ad attivarci per il restauro. Abbiamo fatto richiesta alla diocesi di essere ammessi ai contributi Cei ottenendo uno stanziamento di 160mila euro che ci permette di coprire più della metà della spesa che ammonta a 265mila euro. Il resto è a carico della parrocchia che ha acceso un mutuo a tasso agevolato con la Banca Prealpi».
L'articolo completo nell'Azione di domenica 2 marzo.