Attualità
stampa

ARTE: nell'inserto estivo de L'Azione, "la fede a tutto tondo"

Sei scultori del sacro tra Ottocento e Novecento nella diocesi di Vittorio Veneto

ARTE: nell'inserto estivo de L'Azione, "la fede a tutto tondo"

L’anno scorso, nell’inserto estivo, abbiamo proposto ai lettori de L’Azione un itinerario nel territorio diocesano alla scoperta dei santi festeggiati nel mese di agosto attraverso le opere d’arte che li ritraggono. Quest’anno, abbiamo pensato ad un altro tipo di percorso: sempre dentro l’arte sacra ma alla scoperta della scultura (vedi pagg. 11-18 del numero dell'11 agosto).

A pensarci bene, la scultura è la prima forma artistica che compare nella Bibbia. Dio stesso, infatti, è descritto come un vasaio che dà forma all’uomo dalla polvere della terra e instilla in lui il soffio di vita, come si legge nel libro della Genesi: «Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente» (Gen 2,7). Un’immagine struggente, che rende con efficacia la perizia e la delicatezza di Dio nel plasmare le sue creature e, nel contempo, il mistero della grandezza e della fragilità di ogni essere umano.

La scultura, rispetto alla pittura, è un mezzo espressivo che dà concretezza alle cose rappresentate, imprime ad esse una forma, le rende riconoscibili, anche ad occhi chiusi. Si può scolpire mediante l’uso di strumenti, come lo scalpello ed il martello, per sottrarre materia (è il caso della scultura in pietra) o plasmare la materia direttamente con le mani (si pensi alla lavorazione della creta) oppure, attraverso delicati passaggi tecnici, giungere a manufatti a fusione (ecco, ad esempio, le opere in bronzo).

“Dare forma al sacro” mediante la scultura significa per un artista misurarsi, innanzitutto, con il tema sacro, studiarlo, si potrebbe dire ancor più “ruminarlo”, come si fa con la Parola di Dio, per poi “dargli carne”, forgiarlo, coniugando le indicazioni della committenza, le caratteristiche di un contesto (per realizzare delle opere “site specific”, vale a dire appositamente concepite per un luogo specifico) e il proprio genio artistico. Gruppi scultorei, esterni o interni alle nostre chiese, monumenti, capitelli, battenti di porte, banchi, lapidi, altari, acquasantiere, crocifissi, maniglie… numerose sono le tipologie di manufatti scultorei che rendono funzionali e “parlanti” questi spazi.

Abbiamo scelto di fornire un assaggio della scultura sacra del nostro territorio diocesano, attraverso una selezione di artisti e di alcune tra le loro opere più significative. Si tratta di sei personalità, operanti tra il secondo quarto dell’Ottocento e i primi anni Duemila: due secoli circa di storia solcati da importanti eventi, il Risorgimento, l’unità d’Italia, due guerre mondiali… Da Marco Casagrande (1804-1880), a Vittorio Celotti (1866-1942), da Riccardo Granzotto, oggi Beato fra Claudio (1900-1947) a Marta Sammartini (1900-1954), da Riccardo Cenedese (1914-1999) a Franco Fiabane (1937-2015). Un artista, una pagina, con una sintesi biografica e la descrizione di alcune delle principali opere d’arte sacra. Sarà interessante scoprire i legami tra alcuni di loro: allievi che a loro volta sono diventati maestri, altre personalità del panorama artistico internazionale che hanno influito sulla loro crescita personale e professionale, le delusioni e le soddisfazioni vissute lungo il loro percorso artistico, il profilo delle diverse comunità cristiane destinatarie delle loro creazioni artistiche e tante altre sfumature…

Il breve “excursus”, che – ribadiamo – vuole essere un semplice invito alla scoperta, è anche occasione per citare almeno un’opera a stampa che permetta di approfondire la conoscenza di ciascuno dei sei scultori, con la consapevolezza che tali pubblicazioni costituiscono il primo, imprescindibile mezzo per valorizzare gli artisti ed il patrimonio che hanno lasciato presso le nostre comunità. La trattazione dei sei scultori è, altresì, occasione per comunicare eventi ed iniziative varie in atto o in programmazione, volte a farli conoscere.

Il presente inserto è stato realizzato grazie alla fattiva collaborazione dell'Ufficio diocesano di arte sacra e beni culturali, nella persona della sua direttrice, la dott.ssa Cristina Falsarella, che ha individuato gli scultori, ha scelto alcune opere più significative e ne ha redatto i testi di commento. Si ringraziano, inoltre, tutti coloro che, a vario titolo, hanno collaborato, in modo particolare: Giovanna Terzariol Fabrizio per Vittorio Celotti, Vettor e Maurizio Sammartini per Marta Sammartini, Giannantonio Geronazzo per Marco Casagrande, Antonio Menegon e Alessandro Menegon per Riccardo Cenedese. Buona lettura, quindi, buona scoperta e buone vacanze a tutti!

Alessio Magoga

(Foto per gentile concessione del Seminario di Vittorio Veneto: Francesco Fiabane, "La pesca miracolosa", Seminario vescovile, Cappella dei teologi, Vittorio Veneto 2011) 

ARTE: nell'inserto estivo de L'Azione, "la fede a tutto tondo"
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento