Il prefetto di Venezia: ospitare i profughi in case private. Le reazioni
I commenti di Tosi, Zaia e Moretti alla proposta del prefetto.
"Con la proposta avanzata dal prefetto di Venezia si continua solo a tamponare. E' normale che il prefetto chieda ai privati questa disponibilità pero' e' una non soluzione perche' se non si pone rimedio a questa situazione impedendo le continue partenze non se ne esce". Lo ha detto il sindaco di Verona Flavio Tosi, commentando la proposta del prefetto Cuttaia di ospitare i profughi in appartamenti di privati a margine di un incontro organizzato a Padova. "Secondo me la soluzione, e non e' una provocazione, e quella di dare un permesso di soggiorno per motivi umanitari a tutti i profughi cosi' se ne potranno andare liberamente in giro per l'Europa - ha poi proseguito - Visto che l'Europa ce li scarica perche' anche alla frontiere li rimandano indietro gli si da' un permesso per motivi umanitari cosi' i profughi possono varcare le frontiere e l'Europa comincerà a capire che si tratta di un problema di tutti e non solo del nostro paese".
"Siamo contrari all'arrivo ancora in Veneto di profughi. Se poi ci sono dei cittadini che decidono di fare la scelta di ospitarli a casa loro, ci piacerebbe capire da dove scaturisce questa scelta: se scaturisce da solidarieta' o da business", ha aggiunto invece Luca Zaia (Lega). "Vorremmo vedere quali sono queste case- ha avvertito il governatore- e non penso che siano appartamenti all'interno di mega ville. Vorremmo capire se le condizioni di dignita' umana siano rispettate fino in fondo e verificare, invece,che non siano catapecchie abbandonate per fare business. Perche' dopo avere visto Roma Capitale, Mafia Capitale, siamo pronti a tutto", ha concluso.
Perplessa anche Alessandra Moretti (Pd): "Questa proposta mi lascia abbastanza perplessa però il prefetto facendola avrà fatto le sue considerazioni. Io ricordo che la Regione il 10 luglio scorso in Conferenza Stato Regioni si era impegnata di fronte al ministero dell'Interno a predisporre le strutture necessarie per l'accoglienza aderendo quindi ad un piano specifico. In tutti questi mesi la Regione Veneto nonostante abbia preso fondi dalla Stato non ha fatto nulla ne' realizzato quanto si era impegnata a fare. Ora ci troviamo in una situazione di emergenza che sta ricadendo tutta sulle spalle dei sindaci - ha spiegato- Questa vicenda viene strumentalizzata molto dai media e da una certa parte politica mentre parlando con i cittadini trovo nei veneti molto buon senso, parole di grande solidarietà e di coscienza civica: non ci dimentichiamo mai qual e' la nostra storia. Molti veneti - ha poi ricordato- partirono con la valigia di cartone in cerca di una speranza. Certo e' che la politica non può lasciare i sindaci da soli. Il messaggio che dobbiamo dare e' che tra i comuni e lo Stato c'e' una Regione che non si e' assunta la responsabilità che aveva promesso".
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