TREVISO: scuole Fism, il prossimo anno -9% di frequentanti
La Federazione vuole redigere un piano per i prossimi anni
Meno 9 per cento. Questo il calo dei bambini che frequenteranno le scuole dell’infanzia della Fism della provincia di Treviso nel 2021-2022 rispetto all’anno scolastico in corso. Un dato che preoccupa il presidente provinciale della Federazione, Francis Contessotto. «Sicuramente la diminuzione degli iscritti è dovuta al calo demografico – osserva il presidente – ma temo che incida anche l’emergenza Covid che ha comportato la perdita di lavoro o la cassa integrazione per diverse persone, con la conseguenza che ci sono bambini che vengono tenuti a casa. Insieme alla Fism regionale vogliamo capire bene cosa sta succedendo. Nel contempo – prosegue Contessotto – dobbiamo avviare un piano per il futuro, prevedendo collaborazioni e accorpamenti tra scuole dell’infanzia perché, nel tempo, sarà inevitabile procedere a una riduzione dei plessi». Ancora non è chiaro se qualche scuola dovrà essere accorpata già il prossimo settembre.
Attualmente una scuola per poter reggere il peso economico ha bisogno di un numero minimo di 25-29 iscritti «ma con molte attenzioni alle spese – annota il presidente –. Ad esempio con numeri di questo tipo non ci si può permettere due insegnanti a tempo pieno e gli acquisti vanno fatti in modo molto oculato. Vorrei però sottolineare che è necessario tenere conto della qualità del servizio: più le scuole sono piccole, più è difficile assicurare un livello elevato. È importante la sostenibilità economica, ma lo sono anche la sostenibilità educativa e pastorale».
Sul versante contributi pubblici non ci sono grandi novità: «Lo Stato ci fa sempre soffrire. Abbiamo chiesto formalmente che venga introdotto un meccanismo di erogazione automatica dei contributi, dal momento che avviene ogni anno nello stesso modo. Invece adesso dobbiamo ogni volta attendere la firma degli stanziamenti, con ritardi anche significativi nell’erogazione».
Se si eccettua l’effetto sulle iscrizioni per il prossimo l’anno, La pandemia ha finora provocato danni tutto sommato contenuti ai bilanci delle scuole dell’infanzia: «La possibilità, concessaci per la prima volta, di ricorrere alla cassa integrazione ha sicuramente comportato un abbattimento dei costi di gestione. Altro è il discorso sul versante educativo e delle famiglie: sicuramente le chiusure, da questo punto di vista, sono state molto dolorose». FC
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