CHIESA: è morto mons. Eugenio Ravignani, vescovo di Vittorio dal 1983 al 1996
Accudito nella sua residenza di Trieste, era ammalato da tempo
Si è spento nella notte del 7 maggio, verso le 23, dopo un lungo periodo di malattia, mons. Eugenio Ravignani. Nato a Pola (oggi in Croazia) il 30 dicembre 1932, si trasferì nella diocesi Trieste nel ’46. Insieme ad altri seminaristi triestini, trascorse poi un periodo di formazione presso il liceo classico del seminario di Vittorio Veneto e, completati gli anni della Teologia di nuovo a Trieste, il 3 luglio 1955 fu ordinato presbitero da mons. Antonio Santin nella città di San Giusto.
Eletto vescovo di Vittorio Veneto il 7 marzo 1983, fu consacrato a Trieste nella cattedrale della città il 24 aprile 1983 da mons. Lorenzo Bellomi: il mese successivo, il 15 maggio, fece il suo ingresso a Ceneda.
I 13 anni dell’episcopato vittoriese di monsignor Ravignani si collocano idealmente tra i due convegni ecclesiali, quello celebrato nel dicembre 1985: “Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini”, e quello del dicembre 1996: “Il Vangelo della carità rigenera chiesa e società”. Fu nominato vescovo di Trieste il 4 gennaio 1997, all’indomani della conclusione del terzo convegno diocesano.
Il 19 gennaio 1997 salutò la diocesi di San Tiziano e partì alla volta della città di San Giusto. Entrato ufficialmente a Trieste il 2 febbraio 1997, assunse ben presto nuovi incarichi: membro della Commissione Episcopale della CEI per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso dal 1998 dal settembre 2001, fu membro della Commissione episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università; vice Presidente della Conferenza Episcopale Triveneta dal 2000 al 2009, è stato anche membro della Commissione episcopale per la Facoltà Teologica del Triveneto con la delega per gli Istituti teologici regionali.
Dal 2009, dopo la nomina a vescovo di Trieste dell’Arcivescovo mons. Giampaolo Crepaldi, mons. Ravignani ha assunto il titolo di vescovo emerito di Trieste.
Ravignani scelse come motto ispiratore del suo servizio episcopale l’espressione tratta dalla prima lettera di san Pietro «Donec dies elucescat» («Fino a quando non spunti luminoso il giorno» - 2 Pt 1,19): possa ora contemplare senza fine quel giorno luminoso che ha orientato il suo ministero e con vivo desiderio ha atteso.
(Foto: dagli archivi de L'Azione. A destra, mons. Ravignani con san Giovanni Paolo II durante la visita del papa a Vittorio Veneto nel 1985).
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