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CHIESA: francescani, l'11 ottobre digiuno e preghiera per la pace

Iniziativa della Conferenza della Famiglia Francescana

CHIESA: francescani, l'11 ottobre digiuno e preghiera per la pace

"Vi chiediamo un giorno speciale di digiuno e di preghiera come Famiglia Francescana per l’11 ottobre 2022. Mentre col male vediamo in azione il mistero dell’iniquità, rispondiamo con la penitenza e la preghiera, la promozione della riconciliazione e della pace, la sensibilizzazione tra noi e con tanti altri per questo tema essenziale": è l'appello diffuso dalla Conferenza della Famiglia Francescana (CFF), l'organismo che unisce i Ministri generali degli ordini religiosi maschili, femminili e laicali che, in tutto il mondo, si ispirano al Santo di Assisi. Nella lettera diffusa dalla Conferenza, e pervenuta all'Agenzia Fides, i Ministri notano: "Mentre siamo radunati insieme nella città di san Francesco, desideriamo farvi giungere un appello accorato a restare sensibili al tema della pace in questo momento molto difficile per l’umanità. Vogliamo esprimere tutta la preoccupazione che proviamo per la pace, specie davanti alle sofferenze che già sono state inflitte a tanti e al rischio dell’uso di armi nucleari".

San Francesco, ricorda il testo, ha ricevuto dal Signore l’annuncio da rivolgere a tutti: "Il Signore vi dia pace!", che in questo modo si manifesta come un elemento essenziale del carisma. "Accogliamo il dono della pace attraverso la conversione del cuore e siamo chiamati a diventare uomini e donne miti, pacifici, modesti, umili, senza contese e rivalità. Testimoniamo quindi quella pace che abbiamo ricevuto" prosegue l'appello, firmato da suor Daisy Kalamparamban, Tibor Kauser OFS, fra Massimo Fusarelli OFM, fra Roberto Genuin OFM Cap, fra Carlos Alberto Trovarelli OFM Conv, fra Amando Trujillo Cano TOR, che è Presidente di turno della CFF.

La lettera riprende il "grido" che Pio XII nel 1939 rivolse a tutti alla vigilia dello scoppio della II Guerra Mondiale: "Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra. Ritornino gli uomini a comprendersi. Riprendano a trattare. Trattando con buona volontà e con rispetto dei reciproci diritti si accorgeranno che ai sinceri e fattivi negoziati non è mai precluso un onorevole successo". E ricorda , poi, le parole di san Paolo VI davanti all’Assemblea dell’ONU, "Mai più la guerra!", o come la definì san Giovani Paolo II, chiamando la guerra "avventura senza ritorno". "Il 25 settembre 2015, Papa Francesco rivolse all’Onu una richiesta identica: Basta guerra, negazione di tutti i diritti", nota il testo.

"In ascolto dei segni dei tempi e dei nostri Pastori, invitiamo tutti e tutte a portare in noi con intensità la passione e la preoccupazione per la pace, insieme all’incessante intercessione per questo dono prezioso", riprendono i Ministri generali. "Nella formazione e nella predicazione, nei diversi progetti di servizio e di lavoro, nell’annuncio e nella vita quotidiana abbiamo presente con forza e convinzione la riconciliazione e la pace. Affidiamo alla Regina della Pace, a san Francesco, a santa Chiara e a santa Elisabetta, pacifici e umili, l’intenzione grande e urgente della pace", conclude la missiva della Conferenza.

(PA) (Agenzia Fides 8/10/2022)

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