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RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO: cinquant’anni di presenza in Italia

Riflessione del presidente Martinez

RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO: cinquant’anni di presenza in Italia

Rinnovamento nello Spirito festeggia il proprio giubileo d’oro in Italia. Pubblichiamo l’intervento del presidente del movimento, Salvatore Martinez, al termine della messa di inizio del Giubileo d’Oro lo scorso 26 novembre

“50 anni fa il Rinnovamento nasceva a Roma alla Pontificia Università Gregoriana e a San Mauro Pascoli, nella Diocesi di Rimini, per iniziativa di un teologo gesuita americano, p. Francis Sullivan, e di un missionario canadese, p. Valeriano Gaudet. Quanta storia sacra è passata da quei benedetti giorni; quanta gloria di Dio abbiamo visto e toccato nella vita di meravigliosi vescovi, sacerdoti, laici e laiche, che si sono posti a servizio di questa corrente di grazia nel corso degli anni. Dal Cielo, nella comunione dei santi, ci benedicono e sono oggi partecipi della nostra gioia.

Non posso non ricordare tre imprescindibili padri. San Papa Paolo VI, che ci accolse nel 1973 e che ebbe a dire: “Il soffio ossigenante dello Spirito è venuto a svegliare nella Chiesa energie sopite, a suscitare carismi dormienti, a infondere vitalità… letizia… giovinezza… nella Chiesa” (dicembre 1973). Il cardinale Leo J. Suenens, primo ambasciatore del Rinnovamento, che nello stesso anno affermava: “Voi dimostrate che cosa signifca essere concretamente cristiani. Non basta cambiare le strutture, dobbiamo prima rinnovare l’anima e l’anima della Chiesa è lo Spirito Santo” (giugno 1973). E mons. Dino Foglio, mio predecessore alla guida del Movimento, il quale scriveva: “Quello del Rinnovamento è un messaggio, non solo per la Chiesa, ma per l’umanità intera: è un messaggio di gioia in un tempo in cui si stenta a credere che Dio esiste, che Dio è ancora il Signore dell’«impossibile» (aprile 1981)”….

Giubileo indica “gioia”. È tempo di gioia, perché sia davvero tempo di Rinnovamento, in un mondo triste, in cui molteplici crisi, in ultimo la pandemia, stanno alterando il senso dell’esistere e delle relazioni, soprattutto nelle case, dove aumentano depressioni e violenze. Si sta spegnendo il sorriso, la voglia di vivere e di stare insieme; il dolore e la povertà stanno prostrando tanta gente, ogni giorno di più, a fronte di una grave diminuzione di cristiani che confessano la gioia di Gesù vivo e non stanno collaborando con lo Spirito al “rinnovamento della faccia della terra”.

Giubileo. Gioia cristiana, grande amore effuso nei nostri cuori. Gioia procurata dallo Spirito, dalla Sua unzione sacramentale e carismatica, con la quale noi siamo ancora mandati nel mondo per essere testimoni e non spettatori delle meraviglie di Dio. La pandemia non ci ha confusi o arrestati, non ci ha fatto abbassare le mani elevate al Cielo, né le ha fatte ritrarre dal servizio alla gente e a quanti la Provvidenza ci ha affidati e ci affida. Sì, noi vogliamo ancora annunciare e servire ciò in cui crediamo: Gesù, il Signore, che opera con potenza, che accredita la Sua Parola con segni, miracoli, prodigi, che rende capaci e forti i Suoi discepoli mediante i carismi elargiti dal Suo Santo Spirito!

Questo è l’inno di vita nuova che da 50 anni intoniamo e che vogliamo continui a suscitare un’eco di gioia nella Chiesa e nel mondo. Vogliamo ancora essere fedeli alle ispirazioni dello Spirito e tornare alle sorgenti della nostra gioia, cioè al dono dell’effusione dello Spirito, al battesimo nello Spirito Santo a cui Papa Francesco con grande forza ci richiama. La vicinanza spirituale del Pontefice ci conforta e ci spinge. Allo Stadio Olimpico nel 2014 e in Piazza San Pietro nel 2015, il Santo Padre ha ribadito il nostro programma di vita nuova: diffondere la grazia del battesimo nello Spirito; un’evangelizzazione carismatica fondata sulla Parola; l’ecumenismo spirituale come grazia di riconciliazione per l’unità; il servizio ai poveri e agli impoveriti che incrociamo nel nostro cammino e che riceviamo nelle nostre Comunità. Quattro pilastri sui quali il RnS è costruito e sui quali dobbiamo ancora, profeticamente, costruire.

Guardando al tempo presente, non ci facciamo illusioni. Siamo realisti, c’è tanto da fare, in un mondo che perdendo l’uomo sta perdendo Dio e la rotta verso il Cielo. Tanti intorno a noi chiedono; molti soffrono; tutti vogliono un mondo diverso. Una sfida esaltante, che in Gesù è già stata vinta, in ogni secolo che ci precede; una sfda che anche a noi è dato di vincere se ci lasciamo abbracciare dallo Spirito Santo: pregandoLo, sottomettendoci a Lui, confidando nel Suo potere e non sulle nostre forze, valorizzando tutti i sacramenti, carismi e ministeri che ci sono concessi. Dunque, non è tempo di rassettare le reti; non è tempo di conservare i talenti per paura di perderli; e non vogliamo fare delle mascherine una maschera alla nostra fede, alla nostra fraternità, alla nostra carità.

…In conclusione, faccio mie le parole di san Paolo, e a nome della grande famiglia del Rinnovamento innalzo la mia preghiera “A colui che in tutto ha potere di fare molto più di quanto possiamo domandare o pensare, secondo la potenza che opera in noi. A lui la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli! Amen. (Ef 3, 20-21)  

(foto dalla pagina facebook di Rinnovamento nello Spirito)

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