ABBIAMO BISOGNO DI BUONE NOTIZIE!
L'editoriale del direttore don Alessio Magoga
Domenica è l’ultimo giorno di febbraio. Si intravede ormai marzo e, con il suo arrivo, si staglia all’orizzonte la primavera. La temperatura da qualche giorno sembra essersi mitigata. Qualche fiore spunta tra l’erba il cui verde sta riprendendo pian piano vigore. “Dovete imparare a ringraziare, a guardare il lato positivo delle situazioni, ad accorgervi delle tante cose che funzionano”: ripete un medico in un video che un’amica mi ha inviato tramite un messaggio sul cellulare (su whatsapp, per chi è pratico).
Non sempre riusciamo a farlo. Spesso ci fermiamo alle litanie delle critiche e delle lamentele. Vorrei tanto che in questi giorni, dopo le continue notizie di dolore che ci stanno attanagliando – dalla crisi politica, ai tristi fatti di cronaca accaduti proprio sul nostro territorio, all’anniversario di questo “ospite” non gradito, sino alle recenti e drammatiche notizie dal Congo –; ebbene, vorrei che riuscissimo a guardare oltre, più in là. Che cercassimo di alzare lo sguardo. Chi ha la fede, si appelli ad essa. Chi non ce l’ha – o crede di non averla – invochi la sua speranza (che poi, in molti casi, ha sempre a che fare con Lui). A volte è la vita stessa che viene ad aiutarci ed a tirarci fuori dai nostri pensieri “scuri”. Tra una preoccupazione e l’altra, tra un malinteso e un contrattempo che ci complicano le giornate, arriva improvvisamente una notizia inaspettata come quella di una coppia che decide di sposarsi, oppure di un bimbo che nasce.
Dai uno sguardo al telefonino (a Twitter, per intenderci) e scopri che la notizia della nascita di un bambino di una coppia di amici ha scatenato una marea di reazioni (tutte positive): un numero sorprendente di “mi piace” che neanche un giornale di tiratura nazionale riesce a raggiungere! Ci inteneriamo moltissimo dinanzi a queste notizie, certo, forse perché ne abbiamo un bisogno estremo dopo un anno di restrizioni e di lockdown più o meno stringente. Abbiamo bisogno di buone notizie! Se ne parlava giusto qualche sera fa con degli adulti di Azione Cattolica. Non tanto per mascherare la realtà – sappiamo che è dura e a volte molto dura –, ma per darci una prospettiva, un orizzonte di senso, uno sguardo sul futuro. Oppure possiamo parlare anche delle altre notizie, quelle più complicate e sofferte, ma sempre con uno sguardo di speranza, cercando di evidenziare quello che possiamo fare per cambiare in meglio. Solo così non ci lasceremo trascinare dentro al mulinello del senso di impotenza e di tristezza, che a fine giornate ci lasciano delusi e amareggiati.
Allora vorrei che i prossimi giorni, in attesa dell’ormai vicina primavera, pensassimo al bene che c’è (e tanto) e a quello che possiamo far fiorire. E se non c’è solo bene, pensiamo a quello che possiamo fare per contrastare il male. Molte volte, in effetti, dipende da noi che il bene metta radici e si sviluppi: dalle nostre scelte, dalla nostra libertà, dal nostro coraggio… Ce ne dimentichiamo talvolta, facendo spallucce o delegando agli altri. E poi ci sono le persone che vivono con passione la loro vocazione e la loro professione, prendono sul serio il proprio compito. E magari muoiono anche per questo. Allora, se pure nella tristezza, ti senti interpellato e provocato e ti vien da dire che c’è ancora tanta brava gente e che la speranza è ancora possibile.
Alessio Magoga
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento