GHIRANO DI PRATA: inaugurazione di Villa Floridi
La ristrutturazione ha ricevuto impulso grazie all'iniziativa del Centro culturale Conti Prata
Si è recentemente svolta a Ghirano di Prata la cerimonia di inaugurazione di villa Florìdi a conclusione dei lavori di ristrutturazione. La rinascita di questa villa padronale seicentesca ha avuto inizio venti anni fa su impulso del Centro Culturale Conti Prata, che nel 2013 ne progettò coraggiosamente la ristrutturazione.
L’edificio, edificato dai conti Florìdi da Spilimbergo nel corso del XVII secolo assieme agli annessi rustici e alla cappella gentilizia (ora scomparsa), cadde in rovina nel corso del XIX secolo, venne riadattato a latteria sociale nel secolo successivo (con la demolizione del terzo piano) e, alla chiusura di questa attività nel 1993, fu completamente abbandonato.
Davanti a un folto pubblico, che ha assistito alla cerimonia raccolta nel bellissimo giardino esterno, il moderatore Cristian Patres ha accolto le numerose autorità intervenute: i parroci di Ghirano e Villanova (mons. Romano Nardin e don Sante Modolo), i rappresentanti della Regione Friuli – Venezia Giulia (l’assessore Cristina Amirante e i consiglieri Alessandro Basso e Lucia Buna), il parlamentare europeo Alessandro Ciriani, il vice-sindaco del Comune di Prata Katia Boer, e i cinque sindaci dei Comuni limitrofi (Brugnera, Pasiano, Portobuffolè, Mansuè e Meduna).
Nell’ordine sono intervenuti sul palco il presidente del Centro Culturale Conti Prata Piergiorgio Ros, il presidente della Proloco di Ghirano Claudio Baita (che ha ricordato le difficili operazioni che portarono all’accordo con la vecchia proprietà e all’acquisto dell’immobile), l’architetto ghiranese Eros Marcon (protagonista del recupero dello stabile e delle aree esterne, che ha illustrato i progetti che potranno trovare una realizzazione in questa sede), Stefano Maluta (che ha presentato la mostra dedicata alla società di calcio Ghiranova e le altre iniziative già in atto), Giuliano Ros in rappresentanza dell’Istituto Beato Toniolo (che ha sottolineato la forza dell’arte e dei luoghi di bellezza in vista dell’elevazione culturale e spirituale), il vice-sindaco Katia Boer (che ha espresso la gratitudine della comunità nel far ritrovare a questo edificio una sua funzione sociale), i politici Katia Boer e Alessandro Ciriani (che hanno ricordato il fondamentale e tempestivo sostegno economico della Regione FVG), il prof. Pier Carlo Begotti (che ha ripercorso sinteticamente la storia del territorio pratese e dei nobili Floridi), l’ingegner Gian Carlo Casetta (che ha illustrato il quadro tecnico-finanziario dei lavori di ristrutturazione e ha ricordato istituzioni, aziende e professionisti che a vario titolo hanno dato un importante contributo per raggiungere questo traguardo).
Prima del rito di benedizione e al taglio del nastro, mons. Romano Nardin (in servizio a Ghirano dal 2008) ha ricordato la chiesetta scomparsa intitolata a S. Michele, il cui culto è stato recuperato nel nuovo capitello, ricostruito all’interno del parco, contenente una bella tela di San Michele e il Drago di Tomasella (2010).
Nell’intervento di Giuliano Ros (nella foto sotto) sono stati sottolineati i due aspetti che accomunano la mission dell’Istituto Beato Toniolo all’opera di recupero di questo sito in quanto “luogo di bellezza” (che torna a essere spazio privilegiato di incontro culturale in rete con gli altri locus lucis della diocesi) e in secondo luogo memoria dell’impegno sociale e cooperativo di una comunità che, in sintonia con la filosofia di Giuseppe Toniolo, aveva trovato un proprio riferimento economico-aggregativo nella latteria attiva per settant’anni in questo edificio. Ai presenti sono state ricordate le recenti attività svolte dall’IBT e quelle in programma, a cominciare dall’imminente edizione del festival “La musica nel Sacro”, costituito da 13 concerti che si svolgeranno settimanalmente nelle chiese dell’area UNESCO delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene a partire dal 7 luglio.
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