FOLLINA: promessa scout via Skype

La promessa rinnovata in videochiamata, ciascuno nelle proprie case davanti alla telecamere di computer e cellulare vestiti con la divisa e il fazzolettone. È andata così, quest’anno, la festa del patrono degli scout San Giorgio (23 aprile) per gli scout d’Europa del gruppo di Follina. Un modo, diciamolo, innaturale, per giovani che hanno nel dna l’attività all’aperto, le notti all’addiaccio, i canti intorno al fuoco. Ma essere buon cittadino oggi vuol dire restare a casa! A casa, ma sempre scout! Così in questi due mesi i responsabili del gruppo hanno continuato le attività a distanza mettendoci fantasia e buona volontà.

Con i più piccoli, lupetti e coccinelle, la sfida più impegnativa perché le attività devono essere orientate sul “fare”. Quindi proposte di lettura di brani dal “Libro della giungla” con la consegna di rappresentarli in un disegno, cruciverba, “trova le differenze”, labirinti... Il tutto ispirato e collegato a gioco e vita di fede.

Con le guide e gli esploratori, più grandicelli, si può impostare un lavoro diverso: «Abbiamo assegnato a ciascuna guida delle missioni da fare a casa propria in base agli incarichi che hanno in squadriglia – racconta Anna, capo riparto –. Le ragazze si “trovano” ogni tanto negli spazi virtuali, per vedersi, condividere le esperienze di questo periodo complicato, fare piccole attività tipiche scout, tenere vivo il trapasso nozioni dalle più grandi alle più piccole, insomma continuare a confrontarsi e a imparare cose nuove. Anche con l’Alta squadriglia (le più grandi) ci videochiamiamo periodicamente e, di settimana in settimana, le ragazze hanno dei video da fare su diverse tecniche, dalla cucina, al primo soccorso, alla riflessione spirituale, alla topografia».

Anche i 29 esploratori sono sempre in contatto tra loro. Luca Pratillo e gli altri capi propongono videolezioni con le prove del sentiero, una piattaforma con l’alfabeto morse ma anche “sfide” come il restauro di un oggetto di casa. Per il San Giorgio sono state lanciate otto attività pratiche. «Prima tutto si concentrava nel sabato pomeriggio – sottolinea Luca –, ora i ragazzi hanno più giorni per realizzare quanto proposto. È fondamentale tenere sempre i contatti perché c’è il rischio che qualcuno si “perda”. Sento spesso anche i genitori perché è importante il loro coinvolgimento».

Nella foto il rinnovo della promessa del capo scout esploratori Luca Pratillo