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BAVER: Augusto contadino all'antica

Nel suo vigneto piante anche centenarie

BAVER: Augusto contadino all'antica

A Pianzano c’è un vigneto in cui il tempo si è fermato. Si trova precisamente a Baver, in una campagna occupata da tanti anonimi vigneti di glera, qualche campo a seminativo e “bretelle” stradali. È un vigneto definito “storico” dal Ministero dei beni culturali non solo perché conserva piante di viti autoctone e rare, risalenti anche a cento anni fa, ma ugualmente perché Augusto e Marco Fabris lo lavorano con le stesse tecniche utilizzate dal loro padre, che a sua volta le aveva apprese dal nonno. Come un tempo si usano le “sache”, le “scaraze”, il fil di ferro, i pali e i picchetti in legno; si pota solo “al cresent de luna”, si irrora con la lancia, si vendemmia a mano, in mezzo alle viti ci sono alberi da frutto, oltre a gelsi, aceri e olmi. Tutto intorno siepi di carpino, “cornoler” corniolo, olmi, ontani,acacie . Pure la lotta alle malattie e la concimazione si fanno con i prodotti in uso prima dell’avvento della chimica spinta: rame, zolfo, calce e letame. Nell'Azione di domenica 2 febbraio raccontiamo la storia del vigneto e di Augusto contadino all'antica.

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