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Giovani, un pezzo di chiesa da ritrovare

Documento del consiglio pastorale diocesano.

Giovani, un pezzo di chiesa da ritrovare

Agganciare quel “pezzo di Chiesa” che manca, costituito dai giovani. È questa una delle più urgenti preoccupazioni del Consiglio pastorale diocesano che ha dedicato un anno a riflettere sul tema dell’accompagnamento dei giovani da parte delle comunità. Ne è scaturita una traccia di proposte destinate agli adulti educatori. La traccia è articolata in cinque capitoletti e nove paragrafi, molto sintetici. Tutti hanno per titolo un verbo all’infinito. Il primo passo suggerito è Ascoltare “i desideri e i segni/profezia che i giovani portano nel cuore”.

Un ascolto che deve assumere la forma dell’Accogliere – “mostriamo un volto di parrocchia aperto, umano, disponibile, senza attendere che i giovani siano pronti ad assumersi delle responsabilità o dei servizi, secondo i nostri criteri –, dell’Incontrare – “un incontro personale, non sempre comunitario e dentro le strutture parrocchiali, a volte fossilizzate dentro rigidi schemi” –, dell’Entusiasmare – perché “i giovani non possono percepire come primo approccio lo scoraggiamento nei loro confronti e quindi disistima o poca fiducia” –.

Secondo passo è quello di Annunciare “il vangelo che è Gesù Cristo”. Un annuncio che deve Appassionare, curando “la proposta di spiritualità e aiutando i giovani a riprendere un ritmo spirituale, ordinario e vitale, attraverso una cura fatta di proposte graduali e autentiche”.

Siamo al terzo impegno: Accompagnare: “i giovani hanno bisogno di essere sostenuti, ma prima ancora cercati, invitati!”. E servono forme di sostegno nei loro cammini di crescita “sia con occasioni ed eventi comunitari, sia con cammini di formazione continuativi”.

Lo stile dell’accompagnamento richiede di Comunicare curando “in modo del tutto speciale il linguaggio”, di Innovare, individuando “vie” di catechesi “nuove nei luoghi, nei linguaggi e nei modelli”, e di Valorizzare “tutto il bene che c’è già nella Chiesa diocesana e nelle parrocchie”.

Formare è il quarto passaggio suggerito dal Consiglio pastorale. Formare gli educatori adulti e soprattutto i genitori perché “abbiano strumenti, idee, piste di lavoro per affrontare il dialogo con i giovani dentro il percorso di maturazione delle fede”. L’ultimo verbo è Fare, innanzitutto Gratuitamente cioè mettendo “a disposizione occasioni di servizio gratuito, nelle quali ci sia spazio per la generosità dei giovani e il loro essere protagonisti”. E poi fare Squadra “con le comunità parrocchiali dell’unità pastorale o altre”, perché “il lavorare insieme mette in campo maggiori energie e crea quella forza attrattiva che è la comunione”.

FC

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