I sessant'anni dell'OCSE

Ieri nel sessantesimo anniversario dell'accordo istitutivo dell'OCSE – l’Organizzazione Europea per lo Sviluppo Economico - il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un nuovo appello, affinché le sfide possano essere trasformate in opportunità.

L’Ocse ha sviluppato un modello originale di cooperazione internazionale, efficace, meno istituzionalizzato e burocratizzato, che consente, a un’organizzazione con una limitata membership, di mettere intorno a un tavolo l’intera comunità internazionale su questioni sulle quali ha una riconosciuta leadership. 

Nel suo messaggio Mattarella ha, infatti, ricordato come l'OCSE abbia “saputo in questi decenni interpretare e realizzare al meglio quanto può offrire un’organizzazione multilaterale basandosi sul principio del confronto e dello scambio di esperienze in un esercizio sempre fondato sull’evidenza dei dati.

Le iniziative nel campo della tutela degli investimenti, per la trasparenza dei mercati, nel coordinamento delle politiche sociali e fiscali, nella lotta contro l’evasione, l’infaticabile azione nel contrasto alla corruzione, il monitoraggio dell’efficacia delle politiche educative fanno dell’OCSE un’espressione preziosa della capacità di organizzarsi della Comunità internazionale.”

L’OCSE, istituita per volontà di 17 Paesi il 14 dicembre 1960 a Parigi, dove è rimasta la sua sede, è oggi composta da 37 membri ultimo dei quali è la Colombia (28 aprile 2020). L’Italia come la maggior parte dei Paesi europei vi fa parte fino dalle origini. In realtà era nata nel 1948 come Organizzazione per la cooperazione economica europea e con l'obiettivo di amministrare il Piano Marshall si trova oggi ad affrontare nuove sfide globali come quelle connesse con la pandemia e i cambiamenti climatici.

Da sempre l’OCSE si fonda sul principio di riunire un gruppo di Paesi che condividano gli stessi valori di libertà e democrazia e lo stesso intento di lavorare per la collaborazione internazionale. Principi che hanno modellato la ricostruzione post-bellica e che hanno poi contribuito allo sviluppo dei Paesi membri e in qualche modo anche dei Paesi terzi che l'hanno avuta come punto di riferimento. 

Enrico Vendrame