INVALIDI: arriva l’incremento ma attenzione al doppio binario
Una circolare dell'INPS chiarisce sull'integrazione: chi la riceverà d’ufficio e chi dovrà farne richiesta
L’INPS ha finalmente chiarito tempi e modalità di erogazione del cosiddetto incremento al milione sui trattamenti di invalidità civile degli invalidi civili totali tra i 18 e i 60 anni, prima esclusi dall’aumento.
A segnalarlo è Paolino Barbiero, segretario generale dello SPI CGIL trevigiano. Un argomento che in provincia di Treviso riguarda una platea stimata di circa 2mila persone. "Trevigiani che - spiega Barbiero - grazie alla storica e attesa sentenza con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo, perché irragionevole e discriminatorio, il requisito anagrafico di 60 anni di età per il riconoscimento dell’incremento oggi possono finalmente contare non più su 286,61 euro al mese, ma su un assegno fino a 651,51 euro per vivere dignitosamente”.
Nel recepire quanto disposto dalla Corte Costituzionale con la sentenza n.152 del 23 giugno 2020 e già normato all’interno del Decreto Agosto, con la circolare 107 del 23 settembre scorso l’INPS ha dunque chiarito che, a decorrere dal 20 luglio 2020, agli invalidi civili totali, ciechi assoluti e sordi titolari di pensione di inabilità (invalidità civile per invalidità al 100%), in possesso dei requisiti di reddito (reddito personale entro 8.469,63 euro e, cumulativamente se sposati, coniugale entro 14.447,42 euro) è riconosciuta d’ufficio una maggiorazione economica tale da garantire un reddito complessivo pari a 651,51 euro per tredici mensilità nel 2020.
Diverso invece l’iter per i titolari di pensione ordinaria di inabilità under 60 ai quali l’incremento è riconosciuto sulla maggiorazione sociale (entro determinati requisiti di reddito, personale e cumulato, se sposati), che spetta però solo su richiesta. In questo caso, dunque, il beneficio viene attribuito dal primo giorno del mese successivo alla richiesta, se accolta, e comunque con decorrenza non anteriore al 1° agosto 2020. Quanti presenteranno domanda entro il 9 ottobre avranno inoltre la possibilità di richiedere espressamente che venga riconosciuta la decorrenza proprio dal primo agosto.
“Finalmente con questa sentenza, con gli stanziamenti del Governo e ora con i chiarimenti dell’INPS - prosegue Barbiero - restituiamo dignità a persone a cui, senza un ragionevole motivo, fino a oggi erano stati negati i mezzi per vivere dignitosamente, oltre le difficoltà personali di ciascuno”.
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