SCUOLA: i maturandi preferiscono la didattica in presenza
L'indagine dell'Istituto Toniolo tra gli studenti di quinta superiore riguardo alla scelta universitaria. "Si informano sul web per il prosieguo degli studi”
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Per scegliere dove continuare gli studi si informano soprattutto sul web; la persona con cui si confrontano di più è la mamma; desiderano che l’Università sia un luogo di vita e di relazioni significative e perciò, dopo i lunghi mesi della scuola da remoto, ritengono che la didattica a distanza debba essere utilizzata solo in caso di necessità e comunque integrata con la didattica in presenza.
Sono alcuni dati dell’indagine svolta dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo e da Ipsos tra il 10 aprile e 28 maggio 2020 (quindi in piena fase 1 e all’inizio della fase 2 dell’emergenza), con il coinvolgimento di 1.000 tra 18enni e 19enni, che frequentavano l’ultimo anno delle superiori.
Il campione ha rispettato l’attuale distribuzione degli studenti della scuola, che vede una prevalenza dei licei, seguiti dagli istituti tecnici e dagli istituti professionali. Quasi tutti i futuri universitari (il 64% è orientato a proseguire gli studi e tra questi quasi 8 su 10 pensano di iscriversi all’università) puntano a un ateneo che eroghi i corsi principalmente in presenza. Una significativa minoranza (13%) si orienta verso percorsi di studio che offrano sbocchi di utilità sociale e servizio agli altri.
Per il 68% degli intervistati, frequentare fisicamente l’università consente di “sviluppare amicizie e nuovi legami”; il 55% è dell’idea che “incontro e confronto con i docenti qualificano la formazione universitaria”. Più della metà dei giovani intervistati ritiene che il Covid-19 non abbia inciso sulla scelta circa il percorso post-diploma.
Il web compare come principale fonte di informazione circa le decisioni da prendere, ma gli autori della ricerca segnalano che “il 47% dichiara l’importanza che ha avuto la partecipazione prima dell’emergenza a momenti di orientamento nelle università”.
Il 54% delle potenziali matricole e il 72% degli altri giovani indicano la mamma come “più rilevante punto di riferimento e confronto, seguita dal padre e dagli esperti dell’orientamento”.
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