Università: immatricolazioni in crescita per il quarto anno consecutivo
Censis: crescita, ma non in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale
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Prosegue il trend positivo relativo al numero di immatricolazioni alle università italiane. Lo rende noto il Censis, in occasione della pubblicazione della “Classifica Censis delle Università italiane (edizione 2019/2020)”. In una nota si legge infatti che “per il quarto anno consecutivo, nell’anno accademico 2017-2018 si è registrato un aumento delle immatricolazioni (+1,3% rispetto all’anno accademico precedente).
L’istruzione universitaria è stata scelta dal 47% dei 19enni. Sono i gruppi disciplinari economico e ingegneria industriale e dell’informazione ad assorbire le quote più alte di immatricolati (rispettivamente, il 15,5% e il 12,5%)”. La distribuzione delle immatricolazioni, però, “non è omogenea sul territorio nazionale”.
Stando ai dati diffusi, sono aumentati gli immatricolati negli atenei del Nord (Nord-Ovest +3,2% e Nord-Est +4,1%), mentre sono diminuiti quelli degli atenei del Centro (-1,2%) e del Sud (-0,1%). “La flessione negli atenei del Mezzogiorno – spiega il Censis – si inquadra all’interno di un fenomeno tradizionale: la elevata percentuale di studenti meridionali in mobilità extra-regionale.
Nell’ultimo anno più del 23% è andato a studiare in una Regione diversa da quella di residenza, a fronte dell’8,5% dei colleghi settentrionali e del 10,8% di quelli residenti nelle regioni centrali”.
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