VENETO: la Regione investe sugli sportelli famiglia
In un biennio ne sono stati attivati 31
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La Regione Veneto investe nel potenziamento degli Sportelli Famiglia. Conclusa la prima fase di sperimentazione che ha visto 31 sportelli attivati nel biennio in altrettanti Comuni, con circa 1.600.000 potenziali utenti e 600 mila euro di contributi regionali erogati per il primo avvio, la Giunta regionale intende rafforzare il progetto e investe ulteriori 500 mila euro per incentivare tutti i 39 comuni veneti con oltre 20 mila abitanti ad attivare uno sportello a misura di famiglia. “Gli Sportelli Famiglia sono antenne dei bisogni delle famiglie e bussole di orientamento – spiega l’assessore Manuela Lanzarin, che ha dato avvio alla sperimentazione – Si tratta di un servizio innovativo che impegna l’amministrazione comunale a creare un luogo fisico o virtuale, con personale dedicato, al quale le famiglie possono rivolgersi per capire di quali servizi possono avvalersi, se ci sono misure o bandi utili per le proprie esigenze, come orientarsi nella scelta dei servizi per l’infanzia o delle scuole per i figli, quali iniziative di sostegno alla genitorialità e alla funzione educativa sono attive nel circondario. Si tratta di un servizio prezioso, spesso indispensabile, perché nell’overdose informativa non è facile orientarsi e cogliere le opportunità di vero interesse, o conoscere iniziative pubbliche o private che aiutano le famiglie a socializzare, a conciliare i tempi di vita e di lavoro, a trovare un sostegno educativo per i figli, dai buoni per i libri di testo ai voucher sportivi, dai sostegni per i nuclei a basso reddito agli empori della solidarietà”.
La fase 2019-2020 della sperimentazione regionale mette a disposizione dei comuni 470 mila euro per proseguire l’attività di ‘sportello’ e destina 30 mila euro all’Anci perché offra supporto tecnico ai Comuni e imposti un processo di valutazione degli esiti e di misurazione dell’impatto generato nei singoli territori da tale attività.
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