L’AUGURIO CHE IL NATALE E IL 2022 CI PORTINO RELAZIONI VERE
L'editoriale del direttore, don Alessio Magoga
Il Natale e la famiglia. Sembra un binomio ovvio. Spesso, infatti, il Natale è presentato come la festa nella quale incontrare i parenti, festeggiare e rinsaldare le relazioni familiari. Da due anni, però, la pandemia sta condizionando le usuali forme con cui celebriamo il Natale. In un certo modo, ci sta costringendo a riflettere su ciò che è veramente importante e ci sta aprendo gli occhi sul fatto che non tutto è scontato: né pranzare insieme, né celebrare con solennità il Natale...
Tuttavia, non è solo il Covid che viene ad interpellarci. Profondi cambiamenti, in atto da tempo, stanno segnando in modo sempre più forte la società e la cultura entro la quale viviamo ed anche la realtà della famiglia. Vi sono “famiglie ferite” che vivono con acuta sofferenza questi giorni e “famiglie diverse” che chiedono spazio e diritto di essere riconosciute. Proprio per questo, papa Francesco ha chiesto a tutta la Chiesa che l’anno che si apre sia dedicato alla famiglia ed all’approfondimento dell’Amoris Laetitia, l’esortazione apostolica “sull’amore nella famiglia”. Abbiamo davvero bisogno – come credenti – di tornare sugli elementi fondanti del nostro vivere comune, in questo tempo complesso e frammentato.
L’augurio che a nome de L’Azione rivolgo è che il Natale e il nuovo anno siano per tutti – in qualunque situazione ci possiamo trovare – un tempo di relazioni, e di relazioni autentiche. Non importa che siano numerose, ma che siano vere e reali, capaci di scaldarci il cuore, come il Bambino con mamma e papà nel presepe.
Alessio Magoga
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