PIEVE: serata con Dario Fabbri analista geopolitico
Mercoledì 7 giugno alle 20.30 al teatro Careni
L’Occidente è in guerra, ma non si dice. La partecipazione dei Paesi occidentali al conflitto in Ucraina, almeno a sentire l'opinione di Dario Fabbri, direttore di Domino e prossimo ospite di “Pieve Incontra”, è attiva e reale. Eppure nessuno è disposto ad ammetterlo.
La guerra d’Ucraina, l’Europa, il disordine globale, la Cina alla finestra. Saranno gli argomenti al centro della lectio magistralis di Dario Fabbri, tra i più autorevoli analisti italiani di politica estera, che sarà a Pieve di Soligo mercoledì 7 giugno alle 20.30 al teatro Careni. “Una serata attesissima, per la quale sono in rapido esaurimento le prenotazioni attraverso eventbrite. A questo proposito – suggerisce Adriana Rasera, ideatrice e curatrice della rassegna culturale, organizzata dalla Città di Pieve di Soligo, giunta alla sua quinta edizione – è bene procedere, iscrivendosi in anticipo all’evento per evitare, com’è già capitato per le serate con Nicola Gratteri e Tobia Scarpa, di restare esclusi”.
“Attendiamo con grande curiosità - afferma Luisa Cigagna, vicesindaco e assessore alla Cultura di Pieve di Soligo - il punto di vista di Dario Fabbri sul conflitto Ucraino e sulla situazione geopolitica internazionale, le sue analisi sono sempre molto attente e approfondite. Leggiamo ogni giorno di come la guerra scatenata da Putin contro l’Ucraina stia modificando gli equilibri politici ed economici nella scacchiera globale e – rispetto alle due superpotenze tradizionali – di come nuovi attori si sono affacciati sullo scenario mondiale a partire dal ruolo della Cina e della sua presenza anche fuori dal continente asiatico. Sarà interessante ascoltare il suo punto di vista anche sul ruolo dell’Europa in questo scenario di tensioni internazionali e conoscere i possibili scenari futuri”.
“La guerra d’Ucraina – spiega Dario Fabbri - la si può definire da un lato una guerra di logoramento e dall’altro una guerra di stallo. Di logoramento per volontà russa, nel senso che i russi l’hanno portata su questo piano da quando hanno capito, ormai quasi un anno fa, che il blitz militare non ci sarebbe stato, che non avevano le capacità per prendersi Kiev. A quel punto hanno spostato la guerra sul logoramento, sull’attrito, cioè sul loro vantaggio demografico. Le perdite sono molto ingenti ma, in questo schema di ragionamento, di solito vince chi ha la capacità di assorbirle meglio, quindi una popolazione più densa. Che poi è la vecchia dottrina militare che fu già sovietica. L’Urss ha sempre avuto un ritardo tecnologico rispetto all’Occidente, però diceva: noi siamo di più e disposti a morire. Dall’altro lato è anche di fatto una guerra di stallo, ferma sugli stessi luoghi da mesi. E l’Europa? È la grande assente, mentre attore protagonista, non solo sul fronte ucraino, ma sullo scenario globale, è la Cina”
“Ucraina. Guerra totale?” È il tema della lectio magistralis di Dario Fabbri per “Pieve Incontra”.
La rassegna “Pieve Incontra” gode del sostegno di: AscoTrade Gruppo HERA, Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, Euromobil, Eufrosini Assicurazioni, Hotel Villa Soligo, Tino Vettorello Gourmet, Latteria Soligo.
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