Previsioni meteo - 22.09.2017
Le previsioni del tempo a cura di Andrea Costantini.
L’uragano “Maria”, in azione in questi giorni sulle isole caraibiche, ha raggiunto la categoria 5 sulla scala Saffir-Simpson, internazionalmente utilizzata per standardizzare queste tempeste in base alla velocità del vento massima misurata o stimata. Siamo nel pieno della stagione degli uragani tropicali nell’emisfero boreale, tuttavia non capita spesso di osservare eventi a pochissima distanza tra loro (uragani Irma e Maria) con la massima categoria.
Per fortuna eventi di tale catastrofica portata non si possono verificare nel Mediterraneo, per molte svariate condizioni di complessa natura, tuttavia vale la pena di sottolineare che tempeste di scala più ridotta sono tipiche anche del “Mare Nostrum” e possono comportare fenomeni localizzati anche di estrema intensità, senza per questo essere classificabili come veri e propri uragani.
La terminologia scientifica li categorizza come “TLC – Tropical Like Cyclones” per dimostrare la similarità ai grandi uragani tropicali, ma al tempo stesso identificarne la minor portata e modalità di evoluzione.
E’ interessante allora confrontare un’immagine da satellite dell’uragano Maria (ripresa mercoledì, con l’occhio in arrivo su Portorico) e un’immagine di un TLC mediterraneo, verificatosi nell’ottobre 1996 molto vicino all’Italia (ci sono eventi successivi in altre aree del Mediterraneo)
Non ponga in errore l’apparente similare dimensione dei due sistemi nelle rispettive immagini: la scala è molto diversa e un uragano tropicale ha diametro di circa 800-1000km mentre un TLC si limita a 100-200km.
Tornando alla meteorologia locale, ben più tranquilla e senza tempeste in vista, osserviamo che il tempo è nettamente migliorato dopo le piogge che hanno insistito fino a martedì, associate ad un robusto calo termico con neve ben sotto i 2000m sulle Dolomiti.
Vista dal Rifugio Lagazuoi, come ripresa dalla webcam di Rifugi in rete , al termine della nevicata del giorno precedente
La circolazione atmosferica vedrà una sostanziale stabilità fino a domenica; successivamente, la parziale influenza di una bassa pressione in quota, centrata tra i Balcani e l’Europa orientale, potrebbe riportare leggera instabilità e maggiore nuvolosità , specie tra lunedì e martedì. Temperature in lieve rialzo grazie al maggior soleggiamento, di nuovo allineate alla media stagionale.
A lungo termine si conferma la formazione di un ampio e robusto anticiclone sulla Scandinavia che imporrà un vero e proprio blocco alla circolazione ovest-est alle alte latitudini, facilitando pertanto lo scivolamento più a sud delle perturbazioni atlantiche; questa situazione potrebbe pertanto portare, entro fine mese, un peggioramento ben organizzato anche sul Mediterraneo, che diverrebbe naturale sede di basse pressioni. Tale tendenza andrà revisionata con il passare dei giorni.
In questa mappa di altezza geopotenziale a 500hPa per mercoledì prossimo vediamo bene il robusto campo di alta pressione (presente sia al suolo che in quota, con colorazione rosso acceso e massimi superiori a 1040hPa) stanziato ad alte latitudini tra la Russia e la Scandinavia, con il flusso oceanico costretto ad aggirarlo prevalentemente a nord (verso le zone artiche) e potenzialmente anche a sud, verso il Mediterraneo.
In sintesi, ecco il tempo per i prossimi giorni:
Venerdì 22 (attendibilità 90%): tempo stabile e in prevalenza soleggiato con al più qualche nube alta e sottile. Temperature in ripresa, specie le massime, con valori in pianura attorno a 22-23°C
Sabato 23 (90%): in pianura e sulle Prealpi tempo ancora stabile, con nubi basse che tenderanno a formarsi dalla sera in alcuni settori. Sulle Dolomiti maggior nuvolosità con qualche precipitazione possibile dal tardo pomeriggio.
Domenica 24 (80%): il parziale cedimento dell’alta pressione in quota favorirà una certa instabilità specie sulle zone montuose, con rovesci intermittenti associati a brevi nevicate oltre i 2500-2600m. Minor probabilità di fenomeni in pianura, seppur entro sera i fenomeni saranno presenti un po’ ovunque, a carattere in genere debole.
Lunedì 25 (70%): la moderata circolazione di bassa pressione, presente ad est dell’Italia, seguiterà a influenzare in parte il tempo anche sul nostro settore. I venti prevalenti, di provenienza nord-occidentale, non porteranno peggioramenti significativi ma manterranno una certa instabilità che si manifesterà con nubi cumuliformi specie pomeridiane, associate a brevi rovesci o temporali qualora il mattino risultasse ben soleggiato, con energia radiante disponibile per la formazione di nubi verticali. Temperature stazionarie.
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