Oggi Domenica
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Con gli occhi di Maria

La riflessione sulla Parola di Dio domenicale.

Con gli occhi di Maria

Mercoledì 15 agosto - Assunzione della B. V. Maria - anno B - salmi propri - colore liturgico bianco Ap 11, 19a; 12, 1-6a. 10ab; Sal 44; 1Cor 15, 20-27a; Lc 1, 39- 56 Risplende la Regina, Signore, alla tua destra

Il mondo è triste. Quello che accade in noi e attorno a noi ce lo rivela chiaramente. Il mondo è triste quando ci isoliamo e dimentichiamo gli altri, quando siamo aggressivi, violenti e prepotenti, quando pretendiamo che gli altri siano schiavi dei nostri piaceri e interessi. Il mondo è triste quando in qualche parte del mondo i fratelli uccidono i fratelli, quando i potenti sfruttano i deboli, i ricchi rendono schiavi i poveri… Il mondo è triste quando c’è ingiustizia, odio, violenza. Il mondo è triste e c’è un perché: il mondo ha dimenticato l’Amore (Dio). Ma l’Amore non ha dimenticato il mondo. Ed è entrato nel mondo. Dio si è fatto uomo. Dio è I divenuto, nella carne dell’umanità, un pezzo di questo mondo per riportarvi l’Amore. Ma Dio non ha voluto fare tutto da solo. Ha chiesta la collaborazione all’uomo. E una giovane Donna della nostra famiglia umana ha accettato con atto libero e responsabile la proposta dell’Amore. Il “sì” di Maria inaugura una nuova storia, un’avventura d’amore. Il Vangelo odierno ci presenta l’incontro di due donne. Maria ed Elisabetta, e da quest’incontro esplode un canto di gioia “Beata te che hai creduto…” “L’ anima mia magnifica il Signore…”. Oggi celebriamo proprio la glorificazione della Beata Vergine in tutto il suo essere: anima e corpo. Celebriamo l’Assunzione della Vergine Maria, la prima tra tutti i redenti. Come avrebbe potuto Cristo aspettare, prima di far partecipare in pienezza alla sua redenzione questo corpo della Madre, che egli stesso aveva plasmato, costituito, e che gli aveva fornito lo strumento stesso? Perciò, dopo Cristo, essa è la prima tra i risorti. Non è solo il suo spirito, la sua anima ad essere entrata nella gloria, ma la sua persona tutta intera insieme con il suo corpo. La gloria della sua anima si è riversata sul suo corpo. E proprio perché Maria è assunta in cielo i nostri occhi non vedono più solo i soprusi, le ingiustizie di chi opprime il debole, le fandonie di chi ha la superbia nella propria lingua, la ricchezza che diventa uccisione del povero… Pian piano che noi entriamo nella logica di Gesù risorto e nella glorificazione di Maria, i nostri occhi diventano simili a quelli della Madonna che la rendono capace di riconoscere la potenza di Dio all’opera nella storia in favore della giustizia e della pace: “Ha deposto i potenti dai troni e ha innalzato gli umili”. E ci accorgiamo come noi stessi possiamo diventare, a nostra volta, storia di liberazione, proprio come Maria, se ci affidiamo a questo annuncio. Persino il nostro corpo, con i suoi bisogni infimi e con i suoi desideri più alti, con le sue grida: “Ho fame!” e i suoi “Ti amo!” è compreso nel Regno di Dio. Il Corpo di Maria, che ha portato in sé il Corpo di Gesù, e pure ha affrontato il dolore della storia, diventa, nella sua Assunzione al Cielo, la promessa e la realizzazione del fatto che i nostri sogni non possono più distoglierci dalla presenza divina che ha toccato la nostra vita. “Maria è segno sicuro di speranza e di consolazione” (Concilio Vaticano II).

Don Piergiorgio Sanson

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